La misura della custodia cautelare aggravata a causa di una telefonata con un pregiudicato
Il legale del rom, in occasione dell'interrogatorio di garanzia di sabato scorso, aveva chiesto che venissero di nuovo concessi al suo assistito gli arresti domiciliari. Ahmetovic era tornato in carcere a Marino del Tronto dopo tre mesi di domiciliari nel residence di Porto d'Ascoli, dove si trovava per una tentata rapina. Una decisione presa il 20 dicembre scorso dal giudice Boeri su richiesta del sostituto procuratore Ettore Picardi. Alla base dell'aggravamento della misura della custodia cautelare una telefonata fra Ahmetovic e un pregiudicato ascolano, con il quale il rom non avrebbe dovuto parlare, tanto più che durante la conversazione si è parlato di un'arma giocattolo.