L'aggravamento della misura cautelare a suo carico stato deciso dal gip del Tribunale di Ascoli Lorenzo Falco, su richiesta del pm Ettore Picardi, a causa di una telefonata tra il giovane e un pregiudicato ascolano. Ma altre telefonate "vietate" - Ahmetovic poteva avere contatti solo con la
persona che lo ospita, con il legale e con i genitori - sarebbero state intercettate dai militari. Ahmetovic E' parso sollevato al termine dell'interrogatorio di garanzia, mentre gli agenti di polizia penitenziaria lo riaccompagnavano in carcere. Il rom avrebbe reso importanti dichiarazioni in merito ai suoi rapporti
con la persona, un pregiudicato ascolano di 27 anni, che gli ha telefonato il 19 dicembre scorso spingendo la Procura di Ascoli a chiedere e ottenere dal giudice Lorenzo Falco un inasprimento
della custodia cautelare. L'avvocato Franchi ha chiesto al giudice Gianfelice il ripristino della misura cautelare ai domiciliari. Il giudice si è riservato la decisione anche per prendere atto del parere
della Procura, che si annuncia negativo. Intanto ha destato clamore l'esposto presentato da Ahmetovic
ai carabinieri per riferire alla Procura che già mercoledì pomeriggio indiscrezioni erano giunte a lui e al suo legale circa l'imminente rientro in carcere, realmente avvenuto il giorno dopo. Una fuga di notizie sulla quale si chiede di indagare. Ahmetovic avrebbe ricevuto la telefonata dal pregiudicato ascolano poco dopo mezzanotte del 19. L'interlocutore, a quanto pare uscito dal carcere solo recentemente, riferendosi genericamente ad una 'cosa', gli avrebbe chiesto conto in realtà di un'arma, una scacciacani, che però era già stata rinvenuta ad aprile scorso dai carabinieri di Appignano del
Tronto, nel campo nomadi dove il rom viveva fino alla sera della strage in cui morirono, il 22 aprile scorso, i quattro ragazzi. Il pregiudicato, il pomeriggio successivo, accompagnato dal suo avvocato, è stato sentito per sommarie informazioni dai carabinieri di Ascoli, che avevano intercettato la telefonata
con Ahmetovic. Perché ha chiesto di questa 'cosa'? Che voleva farne? Al momento l'uomo non risulta indagato per nessun reato, anche se suscita perplessità nella difesa di Ahmetovic il fatto
che un pregiudicato si sia rivolto telefonicamente all'ipercontrollato rom ristretto ai domiciliari per chiedergli, seppur attraverso una metafora, di un'arma.