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Carabinieri, nelle Marche più controlli e arresti
Fra i delitti di maggiore gravità spiccano 8 omicidi e 242 rapine
un incremento dei servizi di controllo del territorio. Un buon risultato, per i carabinieri, considerato che «l'Arma è come una società che produce sicurezza». Così il generale di Brigata Luigi Curatoli, conmandante della Regione carabinieri Marche, ha introdotto oggi la conferenza di fine anno in cui è stato fatto un bilancio dell'attività svolta. «L'occasione - ha chiosato - per misurare quanta sicurezza diamo ai cittadini», verso i quali l'Arma è impegnata affinché non abbiano a ripetersi i "reati più ansiogeni", come i furti, specie in appartamento, e si riduca sempre più la «forbice tra la sicurezza reale e quella percepita». I reati perseguiti in tutta la regione dai carabinieri sono stati 40.294 (l'82,88% del totale dei delitti commessi nelle Marche); quelli scoperti sono stati 8.436. Oltre 11mila le persone denunciate, di cui 1.810 in stato d'arresto. Fra i delitti di maggiore gravità spiccano 8 omicidi, con 4 autori identificati dai carabinieri; 242 le rapine (107 gli autori identificati) e 19.843 in totale i furti, con 962 autori identificati. Tra i «reati più odiosi», come li ha definiti Curatoli, 14 episodi di usura, con altrettanti autori identificati (un'importante operazione in questo campo è stata condotta dai carabinieri del Comando provinciale di Ancona). L'attività antidroga ha impegnato i carabinieri in 647 casi (304 le persone arrestate, 416 quelle denunciate, 689 gli assuntori di stupefacenti segnalati). A fronte di tutto ciò sono stati incrementati i servizi di controllo: oltre 125 mila in totale, con una media giornaliera di 376; oltre 24mila le pattuglie impiegate (una media giornaliera di 72) e 16.736 i carabinieri di quartiere impegnati (media giornaliera 50). I servizi di ordine pubblico sono stati circa 6.000, 2.500 quelli di soccorso. «Promettiamo - ha detto il gen. Curatoli - di impegnarci ancora di più, ottimizzando le forze disponibili. Non ci culliamo sugli allori". In particolare, verrà incrementato il servizio dei carabinieri di quartiere nell'ottica di una "sicurezza partecipata». All'incontro con i giornalisti erano presenti i più alti gradi, tra cui il vice comandante della Regione Luigi Pagano, il capo di Stato Maggiore col. Agostino Capanna, il comandante provinciale di Ancona col. Paolo D'Ambola.