La morte della signora sarebbe avvenuta per un arresto cardiaco
di Porto Sant'Elpidio, sia riconducibile o meno a negligenza da parte del medico che l'ha visitata, rimandandola a casa. La donna è morta due ore dopo essere stata dimessa dal pronto soccorso dell'ospedale di Fermo, dove si era recata nel pomeriggio di lunedì scorso accusando forti dolori al petto. I familiari della signora hanno presentato un esposto alla magistratura, e l'autopsia è già stata eseguita, con l'iscrizione di una dottoressa del pronto soccorso nel registro degli indagati. La morte della signora sarebbe avvenuta per un arresto cardiaco, seguito forse - ma non ci sono conferme ufficiali - da una rottura dell'aorta. Al momento, si è limitato a dire il procuratore capo Piero Baschieri, «non possono ancora essere individuate responsabilità». I fatti, ha aggiunto (l'indagine è affidata al sostituto procuratore Raffaele Iannella) sono che c'è un decesso e che la signora si è rivolta al pronto soccorso, dove è stata formulata una diagnosi per la quale non era previsto ricovero. «Purtoppo - ha commentato Baschieri - questo non è il primo caso che si verifica nel Fermano». Il procuratore ha più volte sottolineato che le regole di accettazione al pronto soccorso «vanno riviste». «La valutazione del codice di gravità non può essere fatta da infermieri professionisti né da medici alle prime esperienze. Dovrebbe sempre essere presente un medico esperto, in grado di approfondire le sintomatologie».