Ogni colpo fruttava carichi di tabacchi del valore di circa 400/500 mila euro
due città, hanno sgominato una banda che assaliva treni merci derubandoli del loro carico di tabacchi lavorati. Nove le persone arrestate nell'ambito dell'operazione, tutti italiani, di Roma e Monterotondo (Roma). L'operazione - ha detto il capo della squadra mobile anconetana Luigi Di Clemente - ha riguardato buona parte del territorio nazionale. La banda, secondo l'accusa, applicava un ingegnoso sistema in grado di far scattare segnali rossi della semaforica ferroviaria lungo i binari, in punti nei quali i convogli non avrebbero dovuto fermarsi. Una volta che i conducenti, davanti al rosso, fermavano comunque il treno, la banda entrava in azione disigillando con estrema perizia e velocità i vagoni contenenti il carico e risigillandoli altrettanto rapidamente dopo avere asportato le sigarette, tutte di marca molto pregiata. Una sequenza che non durava più di tre-quattro minuti. I conducenti dei treni, perplessi per la fermata imprevista, scendevano per accertarsi della situazione, ma per la velocità con cui l'operazione di apertura e chiusura dei vagoni veniva attuata, non si accorgevano di quel che era avvenuto. L'ammanco del carico veniva poi scoperto all'arrivo. Ogni assalto - hanno detto gli investigatori - fruttava carichi di tabacchi del valore di circa 400/500 mila euro. L'operazione ha preso il via da uno di questi episodi, avvenuto a Loreto (Ancona) la scorsa primavera.