La collega non ne sapeva nulla e ha denunciato l'uomo
La procura militare di La Spezia e la procura ordinaria di Pesaro hanno messo sotto inchiesta un caporale maggiore del 28/o Reggimento Pavia, di stanza a Pesaro, che avrebbe ripreso con una telecamera o un telefonino nascosti un rapporto sessuale con una collega parigrado dello stesso reggimento, e poi avrebbe fatto girare il filmino fra commilitoni e amici. G. C., 26 anni, originario di Taranto, ha ricevuto un avviso di garanzia la settimana scorsa: i carabinieri di Pesaro hanno perquisito il suo alloggio in caserma e gli hanno sequestrato il cd con il video, che a quanto pare però non sarebbe finito anche su internet, come la soldatessa, sua coetanea, temeva. Nei confronti del caporale il pm di Pesaro Massimo Di Patria indaga per il reato di interferenza illecita nella vita privata (art. 615 bis del codice penale), mentre il sostituto procuratore militare di La Spezia Davide Ercolani ha aperto un fascicolo di indagine per il reato di diffamazione, in base all'art. 595 del codice penale militare. Nel primo caso G. C. rischia fino a quattro anni di carcere, nel secondo fino a tre. A sporgere denuncia era stata la soldatessa, dopo aver appreso di essere stata immortalata in un video di cui non sapeva nulla (il set è un luogo chiuso, ma non la caserma), poi trasmesso ad altre persone.