/Sciopero autotrasporto, chiuso il casello di S.Benedetto
Sciopero autotrasporto, chiuso il casello di S.Benedetto
Ad Ascoli la Prefettura ha convocato i rappresentanti delle categorie degli autotrasportatori
Resta totale, secondo Cna Fita e Confartigianato Trasporti delle Marche, l'adesione allo sciopero dell'autotrasporto nelle Marche. Al terzo giorno di blocco, i presidi sono ancora attivi, e anzi se ne è aggiunto uno a Fabriano. Sugli scaffali dei supermercati la merce comincia a scarseggiare, in particolare i prodotti freschi, e la benzina «è ormai introvabile». Le autoambulanze e i mezzi di soccorso hanno invece già fatto rifornimento presso i Consorzi autorizzati. La protesta contro la crisi del settore e il caro-gasolio, ricordano Fita e Cgia, comporta «notevoli sacrifici per gli autotrasportatori, che ogni giorno pagano 500 euro a veicolo di mancato incasso», e la partecipazione massiccia «dimostra che i temi sollevati dalle associazioni di categoria sono condivisi». La mobilitazione perciò prosegue, anche se la trattativa nazionale con il governo è ripresa. Nessun problema, finora, per l'operatività del porto di Ancona e dell'aeroporto di Falconara (che dispone di scorte di carburante fino a lunedì). Uno dei traghetti Superfast per la Grecia tuttavia non è salpato: avrebbe viaggiato con la stiva vuota, visto che doveva imbarcare tir mai arrivati. Ad Ancona il prefetto ha convocato il direttore dello stabilimento Api Mario Citrolo e il responsabile del Consorzio Caf per affrontare l'emergenza carburante. A Macerata l’assessore ai Trasporti della Provincia, Marco Romagnoli, ha preso parte questa mattina al vertice organizzato dal Prefetto, Vittorio Piscitelli, con i rappresentanti degli autotrasportatori impegnati nella vertenza nazionale di categoria. Al termine dell’incontro Romagnoli ha avuto un cordiale colloquio con i referenti delle stesse associazioni di trasporto i quali gli hanno presentato i motivi alla base delle azioni di protesta messe in atto in questi giorni. «Sono sicuro che pur portando avanti la loro azione – sottolinea il rappresentante della Provincia – gli autotrasportatori maceratesi sapranno farsi carico, con il senso di responsabilità che da sempre li contraddistingue, delle eventuali ricadute negative che questa loro azione può avere, anche localmente, nei confronti dei cittadini». L’assessore provinciale ai Trasporti, da ultimo, si è detto disponibile a “promuovere altri incontri che possano andare nella direzione di trovare soluzione ai problemi sollevati anche perché i cosiddetti piccoli trasportatori costituiscono una parte altamente professionale e preziosa per l’economia maceratese”. Riunione tecnica è in corso anche presso la Prefettura di Pesaro. La Confcooperative ha segnalato ai prefetti i danni subiti dalle aziende agricole. Il prefetto di Ascoli Alberto Cifelli ha incontrato in Prefettura, insieme al questore Giuseppe Mastrogiovanni e ai vertici delle altre forze di polizia, una delegazione delle organizzazioni artigiane che stanno dando vita al blocco dell'autotrasporto. «Se ci saranno blocchi che impediscono il transito a chi non vuole scioperare - ha detto il questore ai giornalisti al termine della riunione - noi interverremo per rimuoverli». Secondo quanto riferito dal prefetto, in provincia la situazione è ancora gestibile. Non si sono verificati episodi di violenza e non si segnalano emergenze per l'approvvigionamento di carburante per i mezzi di soccorso. Ma stando ai rappresentanti di Fita Cna, Confartigianato, Fai e Confatrasporti, «due distributori di benzina su tre ormai sono a secco», e la protesta proseguirà, se la trattativa con il Governo non avrà sviluppi. Le organizzazioni artigiane hanno anche ricordato che i benzinai devono tenere per legge almeno duemila litri ciascuno per il rifornimento delle ambulanze e dei mezzi di soccorso. «Se hanno venduto le scorte ad altri non è colpa nostra» hanno detto.