La provincia ascolana in ascesa (+21 posizioni). Scendono Ancona e Pesaro
In attesa di conoscere il responso della quotidiano della Confindustria, quest’anno abbiamo con largo anticipo il “verdetto” di Italia Oggi che – rispetto al 2006 – fa risalire di quattro posizioni la provincia di Macerata: 48° posto, contro il 52° dello scorso anno. Il punteggio complessivo è frutto della media di diverse decine di indici che, a loro volta, sono raggruppati nei tradizionali otto settori: Affari e lavoro, Ambiente, Criminalità, Disagio sociale e personale, Popolazione, Servizi, Tempo libero, Tenore di vita. La provincia di Macerata, come già da qualche anno, si distingue per la buona qualità del “Tempo libero”, nella cui classifica occupa il 8° posto assoluto (+ 2 rispetto al 2005) dietro a Rimini, Firenze, Bologna, Siena, Lucca, Livorno e Pisa. Contribuiscono a questo risultato alcuni indici significativi come il numero delle associazioni culturali o ricreative, delle palestre, delle librerie, nonché la spesa media pro-capite per il cinema, per musica e teatro. Altro indice positivo che contribuisce al risultato finale è quello relativo all’Ambiente, dove la provincia di Macerata è 24^ per la minore concentrazione delle famigerate polveri sottili (PM10) - nonostante nel maceratese vi sia un alto indice di autovetture circolanti (65 ogni 100 abitanti) - e addirittura 5^ per minore concentrazione di biossido d’azoto. Immutato l’indice relativo ad “Affari e lavoro” (56^ posizione), mentre risultano in discesa quelli che riguardano la criminalità (69^), il disagio sociale e personale (67^), i servizi (42^). Un gradino in più (dal 71° al 70° posto) Macerata ottiene nell’indice del “tenore di vita” che tiene conto della spesa media pro capite per i consumi, dell’importo medio delle pensioni, dei depositi bancari, della variazione dei prezzi al consumo e degli immobili. Nel complesso, secondo il rapporto stilato per il nono anno consecutivo da “Italia Oggi”, il livello della qualità della vita nelle province italiane registra un’Italia divisa in due tra nord e sud con le province medio-piccole in vantaggio rispetto alle grandi. Per quanto riguarda le altre province delle Marche, lo studio - coordinato da Augusto Merlini e Alessandro Polli dell’università La Sapienza di Roma, - mostra la provincia di Ascoli Piceno (34^) in ascesa (+ 21 posizioni), mentre quelle di Ancona (52^) e di Pesaro Urbino (43^) scendono rispettivamente, rispetto al 2006, di 15 e 9 posizioni.