Ascoi - La dottoressa Nicoletta Natalini ha presentato la sanità picena attraverso i numeri dell'Ast 5 che dirige da pochi mesi. E' di certo una sanità al femminile quella del Piceno a partire dal vertice che, oltre la stessa direttrice generale, vede Maria Bernadette Di Sciacio, nuovo direttore sanitario, e Paola D'Eugenio, nuovo direttore amministrativo.
L'Ast picena è di fatto la più grande azienda del territorio: 2.612 dipendenti. 
Sulla gestione del'Ast 5, che ora possiede capacità amministrativa autonoma dopo la riforma regionale, pesa l'andamento demografico, la crescita zero.
E purtroppo c'è un'altra speranza che s'infrange contro il muro della sostenibilità della spesa sanitaria. Si tratta della mobilità attiva per la sanità picena che sembrava la chiave di volta per garantire più autonomia di spesa in ambito sanitario. Nell'immagine che vedete qui sotto c'è l'amara realtà dei dati economici.
Come si può vedere c'è un saldo negativo di 4 milioni e 322 mila euro: nonostante arrivino molti pazienti a curarsi nel Piceno da altre regioni, tuttavia molti cittadini della provincia di Ascoli Piceno si rivolgono a luoghi di cura fuori dal Piceno.
La dottoressa Nicoletta Natalini si rivolge allora a tanti medici del Piceno che consigliano ai propri pazienti di trovare terapie e luoghi di cura fuori dalla nostra provincia nonostante la sanità del Piceno possa vantare un'alta qualità nelle diverse branche mediche e chirurgiche.
L'incontro sulla sanità picena presso l'Auditorium Neroni ha visto anche un presidio sindacale di protesta. Nell'intrevento di Paolo Grassi, sindacalista della Rsu interna all'Ast 5, uno dei motivi della manifestazione.
