Mandozzi: «Questa struttura fornisce allambiente un supporto a 360 gradi»
di Pagliare del Tronto dove sono già custodite diverse specie di animali da fattoria ed ha sede un centro di educazione ambitale aperto agli escursionisti e al mondo della scuola. La Provincia ha infatti siglato un accordo, per ora di carattere sperimentale, con il comune di Spinetoli per l’attivazione di un vero e proprio “ospedaletto” che renderà più agevole e rapido il recupero della fauna selvatica ferita consentendo al Servizio provinciale Risorse Naturali, Caccia e Pesca e agli agenti del Corpo di Polizia di utilizzare questa struttura piuttosto che trasferire gli animali al Centro di Jesi, finora sito specializzato più vicino alla provincia di Ascoli per questo tipo di intervento. Il nuovo servizio è stata presentato stamane dal vice presidente della Provincia Emidio Mandozzi, dall’assessore provinciale all’Ambiente Manuela Marchetti, dal sindaco di Spinetoli Angelo Canala e dall’assessore comunale all’Ambiente e Territorio Luigi Silvestri. «Questa struttura – ha dichiarato il vice presidente Mandozzi - fornisce all’ambiente e alla comunità provinciale un supporto a 360 gradi: dalle opportunità di fare attività formative sul campo per grandi e piccoli agli orti coltivati dagli anziani, fino alla possibilità di recuperare gli animali e reinserirli nel loro habitat naturale». «L’oasi “La Valle” rappresenta un polo ambientale d’eccezione – ha sottolineato l’assessore Marchetti – e contribuisce con questa nuova opportunità a favorire notevolmente il lavoro di tutela e conservazione della fauna da parte della Polizia provinciale che ha eseguito ben 35 interventi di soccorso di animali da gennaio ad oggi». Il sindaco Canala ha evidenziato «le svariate attività che posso svolgersi nel centro di educazione ambientale grazie al contributo di medici, medici veterinari e operatori specializzati che lavorano con grande passione ed impegno». L’assessore Silvestri ha infine mostrato i nuovi locali a disposizione della struttura per la ricettività di visitatori e delegazioni, tutti alimentati, come d’altronde l’intero complesso, rigorosamente ad energia elettrica di produzione fotovoltaica, sono dotati di connessioni multimediali e di un impianto di depurazione autonomo che consente il riutilizzo delle acque reflue per scopi irrigui.