Wwf, Macerata soffoca tra i ripetitori

Wwf, Macerata soffoca tra i ripetitori

«La densità di tali impianti, pari a 3,7 ogni 10.000 abitanti, superiore alla media nazionale»

Nonostante l’antenna sia stata dichiarata incompatibile con il Piano sulla telefonia mobile, la Telecom ha ben pensato, grazie alla sospensiva concessa in seguito al ricorso al Tar, di riprendere i lavori, incurante della presenza di un asilo nido proprio a ridosso del cantiere e di numerose abitazioni civili. Eppure, in base all’art. 7 delle Legge Regionale n. 25 in materia di impianti fissi di radiocomunicazione al fine della tutela ambientale e sanitaria della popolazione, l’installazione di impianti per telefonia mobile su scuole e asili nido è vietata, certo quel “su” lascia ampio margine alle diverse interpretazioni possibili. Comunque non ci è dato di comprendere l’atteggiamento dei giudici del Tar che per ben tre volte si sono pronunciati in via cautelate sull’ordine di sospensione dei lavori, ma si sono ben guardati dal fissare l’udienza per il giudizio di merito e quindi per una risposta definitiva sulla questione (salvo impugnazione al Consiglio di Stato). Secondo i dati parziali forniti da Comune, Arpam e Osservatorio Geofisico di Macerata, la densità di tali impianti sul nostro Comune è pari a 3,7 ogni 10.000 abitanti, nettamente superiore alla media regionale pari a 1,8 e a quella nazionale pari a 1,9 (Relazione sullo stato dell’ambiente 2000). Ci chiediamo perché dovremmo accettare che  quello che dovrebbe essere un servizio offerto dalla Telecom, in base ad una effettiva richiesta dei cittadini, sia invece un’imposizione ad alto rischio per i danni alla salute di tutti coloro che si trovano ad operare o vivere nel quartiere, parte di un Comune oltretutto già fortemente appesantito da emissioni elettromagnetiche? Il WWF Marche si propone come coordinatore di un comitato di cittadini che comprenda sia residenti che non del quartiere della Pace, al fine di contrastare l’operazione di costruzione dell’impianto attraverso il dialogo con le istituzioni comunali, organizzazione di manifestazioni di protesta e coordinamento per eventuali azioni legali».

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