Eseguita una serie di atti, perquisizioni e sequestri, a carico di una persona, all'epoca studente
La polizia avrebbe eseguito una serie di atti, perquisizioni e sequestri, a carico di una persona, all'epoca studente, che pertanto risulta indagata. Si tratterebbe - secondo quanto riferisce oggi Il Resto del Carlino - di uno studente meridionale che all'epoca frequentava il collegio, pur non essendo ospite regolare. Floride Cesaretti, che aveva 47 anni, venne massacrata a colpi di badile intorno alle 3 di notte al Collegio del Colle. Il pm Claudio Coassin non ha voluto commentare le indiscrezioni trapelate oggi sulla stampa, ma da altre fonti si apprende che proprio oggi sarebbero in corso perizie e atti irripetibili alla presenza di un legale. Nell'inchiesta della Procura di Urbino erano finite nove persone, poi scagionate dalla prova del Dna. Fra loro c'era anche un dipendente dell'Ente regionale per il diritto allo studio. Per i nove sospettati era stata decisiva la comparazione del codice genetico individuale con quello di due capelli trovati fra le dita della vittima, che si era difesa fino all'ultimo lottando con l'aggressore. Fra i tanti scenari dell'omicidio, si è parlato spesso dell'esecuzione non premeditata di una testimone scomoda. La Cesaretti era stata brutalmente eliminata con 21 colpi di badile (un'arma di fortuna, trovata sul posto) perché avrebbe assistito a un furto di poco conto all'interno del college. La portiera, che riposava sulla sua brandina, era stata forse svegliata dai rumori sospetti che provenivano dalla ricezione, si era alzata per andare a controllare e l'assassino l'aveva sorpresa alle spalle sulle scale, colpendola una prima volta davanti e poi ancora, in due fasi successive, sempre lungo le scale e sul pianerottolo.I colpi erano stati sferrati alla testa, di taglio e di piatto, con violenza inaudita, tali da provocare la frattura delle ossa craniche della donna. La Cesaretti non presentava altri segni di violenza. L'inchiesta visse un momento di forte clamore quando si ipotizzò di sottoporre alla prova del Dna un migliaio di studenti universitari che gravitavano attorno al college. Della vicenda si è occupata di recente la trasmissione 'Blu notte' condotta da Carlo Lucarelli.