Una barriera architettonica in Comune

Una barriera architettonica in Comune

La struttura si trova all’inizio della scala che dal parcheggio porta al piano superiore

dovrebbe esserne privo ovvero, il comune. L’oggetto in questione è rappresentato da un ascensore adibito al trasporto in salita delle carrozzelle per le persone diversamente abili.  La struttura movibile si trova all’inizio della scala che, dal parcheggio seminterrato, porta al piano terra superiore e quindi all’entrata del palazzo. E’ lì da quasi dieci anni, vale a dire da quando, nel 1998  sarebbe dovuta entrare in funzione in concomitanza con l’apertura del parcheggio. In tutti questi anni nessuno ricorda di averla vista funzionare. Oggi appare arrugginita, piena di polvere, il pulsante che dovrebbe metterla in moto senza la necessaria alimentazione elettrica e, tanto per assicurarsi che nessuno ne faccia uso, qualcuno ha pensato bene di legarla adeguatamente con una poderosa corda. Da precisare che questa è l’unica facilità esistente nel sottoparcheggio per chi, costretto a spostarsi tramite un mezzo meccanico,volesse raggiungere lo spiazzo antistante l’entrata del municipio. Quella che a prima vista può sembrare una piccola anomalia si è rivelata in realtà una patata molto bollente visto che nessun assessore, passato e presente, specie se relazionato con il settore Servizi Pubblici, si sente in grado di esprimere un giudizio. Trasversalmente, tutti quelli chiamati in causa, sia da parte delle amministrazioni Perazzoli, Martinelli che l’attuale facente capo a Gaspari evitano accuratamente qualsiasi commento sull’argomento. Mentre tutti ricordano le polemiche incandescenti scoppiate a suo tempo per l’apertura del primo tratto del nuovo Lungomare legate proprio alla rimozione delle barriere architettoniche presenti in quell’opera. Intanto la Multiservizi, che ne ha la manutenzione, per bocca del suo Direttore Generale Fabrizio Pignotti manda a dire:«Il suo stato attuale è dovuto al fatto che non viene mai utilizzata. In questi anni l’abbiamo rimessa in funzione due volte ma in entrambi i casi, sia per il mancato funzionamento che per atti vandalici non è mai riuscita ad espletare il servizio per il quale è stata installata». Al riguardo qualche cittadino ha suggerito ironicamente di legare con corda e fil di ferro anche gli estintori visto che, molti di loro, non entrano mai in funzione.