Liniziativa si svolge alle ore 16, nella sede del Liceo classico Giacomo Leopardi
in accordo con l’ONU. A Macerata, la ricorrenza verrà sottolineata anche con un incontro promosso per l’occasione dall’assessore provinciale all’Istruzione, Clara Maccari, rivolto a sviluppare il progetto “Sperimentare l’handicap”, che vede in prima linea la stessa Provincia e Anmic, l’Associazione nazionale mutilati e invalidi civili di Macerata. L’iniziativa si svolge alle ore 16, nella sede del Liceo classico “Giacomo Leopardi” di Macerata ed è stata organizzata in collaborazione, oltre all’Anmic, con l’Ens, l’Ente nazionale per la protezione e l’assistenza dei sordi e l’Uic, l’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti. L’incontro è rivolto a rappresentanti di tutte le scuole (4 insegnanti per ciascun istituto) ed in particolare a coloro che già hanno aderito al progetto presentato alla fine dello scorso anno scolastico: i Circoli didattici di Corridonia, “F.lli Cervi” di Macerata e “Ugo Bassi” di Civitanova, gli Istituti comprensivi di Montecassiano, “Ugo Betti” di Camerino, “Leopardi” di Sarnano, l’Ipsia “Corridoni” di Corridonia, “Ettore Rosa” di Sarnano e “Don Pocognoni” di Matelica, l’Itg “Bramante” di Macerata, l’Itis “Divini” di San Severino, l’Istituto d’Istruzione Superiore “Costanza Varano” di Camerino e l’Itas di Macerata. «Il progetto “Sperimentare l’handicap” – si sottolinea da parte dell’Anmic di Macerata, presieduta da Anna Manghi – ha come obiettivo quello di trasmettere la diversità come valore, sviluppando un atteggiamento positivo verso le persone disabili, attraverso la sperimentazione diretta di varie disabilità». «Coloro che partecipano al progetto – spiega l’assessore provinciale Maccari – vengono guidati alla scoperta di cosa significhi essere ciechi, sordi e fisicamente disabili, sottolineando il fatto che le persone con handicap possono fare molte più cose di quanto non si pensi. Scopo di tale operazione è la nascita di un profondo sentimento di rispetto piuttosto che di compassione, guidando insegnanti e studenti alla conoscenza di uno stato verso il quale accostarsi con un atteggiamento di normalità».