La piscina natatoria alimentata dalle acque sulfuree è chiusa dal 1988
i partiti politici e dalle Associazioni di Acquasanta Terme per la riapertura della Piscina in grotta naturale e della Grotta Sudatoria annesse allo stabilimento termale». Così afferma Giuseppe Parlamenti del circolo "Stella della Laga". «Lo slogan della manifestazione gridato a gran voce dai manifestanti è stato infatti “Acquasanta è tutta in lotta per la piscina e per la grotta”. La piscina natatoria alimentata dalle acque sulfuree è chiusa dal 1988 - prosegue Parlamenti - per una presunta instabilità della volta e per l’inquinamento delle acque, mentre la chiusura della Grotta Sudatoria non ha alcuna giustificazione. Per questo, a richiesta di alcune associazioni e della stessa Amministrazione Comunale, la Provincia di Ascoli Piceno ha decretato la revoca della concessione di acqua che alimenta Piscina e la Grotta ma non riguarda quella dello stabilimento termale di Acquasanta, anch’essa in concessione alla “Santa”, che prosegue normalmente la sua attività. La società S.A.N.T.A. (Società Nuove Terme di Acquasanta) ha tuttavia proposto ricorso al T.A.R. - spiega Parlamenti - avverso la revoca perché sostiene di estrarre il fango dalla sorgente in oggetto, dimenticando che ottenne dalla Regione la sorgente oggi utilizzata, proprio a tale scopo. Dunque, Grotta e Piscina tornino al demanio Regionale mettendo fine al mostro giuridico della Concessione Perpetua di cui gode oggi la Società delle Terme. Solo allora sarà possibile restituire alla collettività, per mezzo di finanziamenti pubblici e privati, due beni ambientali unici e ad Acquasanta la fonte principale della sua economia. La manifestazione di oggi - conclude - è solo l’inizio di una lunga battaglia politico-legale. Consapevoli di questo, gli acquasantani hanno formato un comitato di coordinamento che sta strutturandosi e promette nuove eclatanti iniziative».