Fiori: «Una contraddizione con la comunicazione che le discoteche stanno portando avanti»
sfruttando alla fin fine una storia di sangue che ha spezzato 4 giovani vite ed in dispregio del dolore dei familiari e quindi della pubblica decenza». Lo sfogo, acceso, è del presidente degli agenti e rappresentanti di commercio, Confcommercio di San Benedetto, Tullio Luciani, che esterna tutta la sua rabbia non tanto nei confronti di Ahmetovic ma piuttosto degli “sciacalli” che gli ruotano intorno e che tentano di sfruttare la negativa popolarità dello stesso, mirando solo al business ed infischiandosene se questo business rinnova un dolore incommensurabile per chi ha perso dei figli. «Facciano pure il business che vogliono – stigmatizza Luciani – ma è chiaro che non troveranno mai un Agente e Rappresentante disposto a promuovere occhiali, jeans, maglie e quant’altro della “Linearom” e mi auguro che così come è stata sospesa la vendita degli stessi, tramite Internet, non vi sia alcun dettagliante, quanto meno della Confcommercio, disposto a rivendere oggetti e capi di abbigliamento della stessa griffe. Non entro nel merito dell’equità della pena inflitta ad Ahmetovic – aggiunge Luciani – ma chi commette simili gravi reati (e la cosa valga per tutti anche per gli italiani) deve poi scontare la pena inflitta e non è assolutamente possibile che nella posizione comunque di detenuto si rilascino interviste, si sottoscrivano contratti e che quindi si viva liberamente in un comodo appartamento al mare, ricevendo e contrattando con chicchessia. Noi agenti e rappresentanti di commercio – conclude Luciani – che giornalmente viviamo di automobile, siamo ben consapevoli che chiunque possa incorrere in incidenti stradali, ma è inammissibile che una mala sorte si trasformi in una fortuna e che una pena diventi un dono». Sull’argomento interviene anche il direttore Confcommercio Giorgio Fiori smentendo categoricamente che Marco Ahmetovic sia stato contattato dalle discoteche aderenti al SILB (Sindacato Italiano Locali da Ballo) della Confcommercio per sue apparizioni dietro laute ricompense. «E’ tra l’altro impossibile – aggiunge Fiori – che, contrariamente a quanto dichiarato dal suo agente Alessio Sundas, Ahmetovic possa andare in un qualche locale per il fatto che, al di là degli agi e dei privilegi, sta comunque scontando gli arresti domiciliari. Non va infine dimenticato che un testimonial come Ahmetovic sarebbe una palese contraddizione con la comunicazione che i locali del SILB stanno da anni portando avanti, basandosi su campagne di informazione e sensibilizzazione, dirette ad un utilizzo responsabile dell’alcool nelle discoteche».