Nelle Marche i donatori sono diminuiti rispetto al 2004 quando la regione era la prima in Italia
per la donazione di organi, organizzata in collaborazione con il Centro regionale trapianti, Aido e Aned Marche. Presenti all’illustrazione, tra gli altri, l’assessore regionale alla Sanità, Almerino Mezzolani, il coordinatore del Centro regionale trapianti, Duilio Testasecca, il direttore di Chirurgia dei trapianti dell’ospedale regionale, Andrea Risaliti, il primario Unità operativa di nefrologia, Giovanni Frascà, il presidente dell’Aido Marche Norberto Marotta, la consigliera nazionale dell’Aned, Giuliana Pavoni e l’ideatore, nonché sponsor dell’iniziativa,Tonino Dominici, amministratore delegato della Boxmarche. “Io ho un amico che non conosco” è un calendario che in ogni mese c’è la foto di un marchigiano trapiantato, sorridente di rappresentare momenti particolari della propria vita. Il titolo del lunario è abbastanza significativo: avere all’interno un organo di una persona deceduta, che non si conosce l’identità, ma che ha permesso ad un’altra persona di poter continuare a vivere. Nelle Marche il tasso di donatori è diminuito rispetto al 2004 quando la nostra regione era la prima in Italia con più donatori. Questo flessione è dovuta alla forte opposizione culturale. Durante l’incontro è emerso che per aumentare i donatori occorre puntare molto sull’informazione e sulla formazione degli operatori sanitari. «Come stabilito dal piano regionale sanitario ci siamo presi l’impegno di rafforzare il centro trapianti, centro di eccellenza – ha sottolineato Mezzolani – ed è per questo che puntiamo molto sulle iniziative di questo tipo. Sensibilizzare il sistema a partire dalle direzioni sanitarie, questo è lo sforzo che dobbiamo fare attraverso i budget, necessari per sviluppare la cultura dei trapianti d’organo». «Nel 2006 – ha detto Testascecca – la Regione Marche è risultata come regione donatrice con il più alto tasso in Italia pari al 36 per milione di abitanti, mentre quest’anno siamo al 21 per milione di abitanti. Attualmente ci sono circa 150 persone in lista d’attesa per il trapianto del rene e 30 per quello del fegato». Forse la dichiarazione più toccante è stata quella di Dominici, uno dei tanti trapiantati di rene che ha voluto promuovere il calendario. «Sono molto emozionato – ha spiegato l’amministratore della Boxmarche - perché io come tanti altri stiamo vivendo una seconda vita. Siamo passati dal buio alla luce grazie ad un donatore che ci ha permesso di continuare a vivere. In questo calendario non ci sono donne, ma persone che con il cuore gridano la loro felicità. Posso affermare che all’interno dell’ospedale ho visto tanta professionalità e tanto amore per noi che siamo stati sottoposti ad un trapianto». Per promuovere il calendario sabato prossimo, presso il Teatro La Fenice di Senigallia ci sarà l’esibizione della band di Marco Poeta e di Luca Violini, quest’ultimo ha anche subito un trapianto, mentre sabato 8 dicembre al Teatro Goldoni di Corinaldo si svolgerà il concerto di Federico Mondelci con l’Italian saxophone orchestra.