Montezemolo: serve una riforma dello Stato

Montezemolo: serve una riforma dello Stato

«Non conoscevo la crisi della Ahlstrom, prometto che me ne occuperò»

Necessaria una riforma dello Stato: Per il presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo, oggi «ci sono tre problemi evidenti a livello nazionale e locale: riforma dello Stato, produttività, rapporti con i sindacati. Serve una riforma dello Stato - ha detto Montezemolo - non è solo un problema di legge elettorale. Se non si cambia qualcosa in uno Stato così complicato, così costoso, così difficile, in Italia non viene più nessuno. E quelli che ci sono, vanno via. Questi sono i dati. Cambiano i governi - ha aggiunto - non è un problema di centrodestra o di centrosinistra, e non cambia niente. Lo Stato sta diventando insopportabilmente complicato: burocrazia, costi, servizi inefficienti. Bisogna riformare lo Stato - ha insistito - il potere del primo ministro, le riforme istituzionali, la Camera, il Senato, rivedere alcuni punti della Costituzione, federalismo fiscale, legge elettorale». Per il presidente di Confindustria il secondo problema da affrontare è «la produttività-paese. Si produce troppo poco nelle Università, al Parlamento e nelle imprese. Ognuno - ha detto ancora Montezemolo - deve fare la sua parte: lo Stato deve fare di più (infrastrutture, ricerca, riforme), le imprese debbono fare ancora di più. Se questo Paese ha ricominciato a crescere, lo fa grazie alle imprese. La crescita non l'ha portata la cicogna». E infine i sindacati: secondo Montezemolo «dobbiamo uscire da atteggiamenti vecchi, abbiamo bisogno di poter pagare di più chi lavora di più, o chi è più bravo. Abbiamo bisogno di dire forte che gli interessi degli imprenditori sono gli interessi di chi lavora nelle imprese. Oggi chi lavora nelle fabbriche, ha uno stipendio fisso e paga le tasse - ha insistito - è pagato troppo poco. Questo è un punto importante, bisogna che la forbice tra lo stipendio che uno si mette in tasca e il costo per le aziende diminuisca. E' ora di uscire dai rituali e dalle lungaggini della politica italiana e delle relazioni sindacali». Rispondendo alle domande degli studenti che affollavano il teatro Ventidio Basso, Montezemolo ha sottolineato l'importanza dello studio e della formazione, ma anche del ritorno "dei valori etici". E si è detto d'accordo con l'indicazione di tre punti centrali offerti dall'arcivescovo di Ancona mons. Edoardo Menichelli: "Centralità della persona, indispensabilità del lavoro, valore del denaro". Altro tema importante, secondo il numero uno di Confindustria, la valorizzazione di chi è più meritevole. «Bisogna premiare chi è più bravo e la scuola deve fare in modo che i più bravi possano emergere».

La questione Ahlstrom: «Non conoscevo la crisi della Cartiera Ahlstrom, seguita dalla Confindustria ascolana, mi fa piacere per come mi avete presentato il problema, con toni pacati, e prometto che me ne occuperò». Lo ha detto Luca Cordero di Montezemolo parlando con alcuni tecnici della Cartiera Ahlstrom (che sta per chiudere i battenti), i quali poco prima avevano manifestato insieme ad altri lavoratori davanti al Teatro Ventidio Basso di Ascoli, dove il presidente della Confindustria ha incontrato gli studenti. La cartiera ascolana dà lavoro a 200 addetti più 100 dell'indotto, che ora rischiano il posto. Tecnici e operai avevano presidiato l'ingresso del teatro, sperando di incontrare Montezemolo, fatto passare invece da un ingresso laterale. A quel punto era scattata una contestazione a suon di fischi e slogan. Avvicinato poi in centro, all'uscita dal Caffé Meletti, il presidente della Confindustria ha poi spiegato di non essersi accorto del presidio. Quanto alla crisi della cartiera, Montezemolo l'ha inquadrata in un contesto più generale. «Il problema - ha detto - è che il Paese non riesce ad attrarre investimenti esteri». Temi trattati anche in mattinata partecipando alla giunta dell'Assindustria locale: «bisogna reagire senza aspettare la politica» aveva detto Montezemolo agli imprenditori locali, aggiungendo anche "investite voi". Ai tecnici Ahlstrom Montezemolo ha chiesto notizie sulla proprietà della cartiera (una multinazionale scandinava) e sui clienti. Gli addetti gli hanno spiegato che la società vuole chiudere lo stabilimento di Ascoli e potenziare quello di Torino, ma non intende vendere, nel timore di creare un nuovo concorrente.

Serve più sicurezza: «Non possiamo avere un Paese che non ha rispetto per le vittime del terrorismo e permette agli ex terroristi di andare in giro a fare lezioni». Lo ha detto il presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo, rispondendo alle domande di circa 180 studenti delle scuole superiori al Teatro Ventidio Basso. Nel suo intervento, Montezemolo ha anche auspicato "certezza della pena, più sicurezza". «Mi viene la pelle d'oca - ha detto - quando sento il ministro degli Interni che dice che non ci sono i soldi per le auto della polizia».

Applausi a Fermo: Il presidente della Confindustria Luca Cordero di Montezemolo è stato accolto poco fa da una cinquantina di lavoratori, soprattutto di aziende calzaturiere, e da rappresentanti dei sindacati al suo arrivo al Teatro dell'Aquila di Fermo. Dopo le contestazioni di stamani ad Ascoli Piceno, quando il numero uno di Confindustria è entrato da un ingresso laterale nel Teatro Ventidio Basso, dribblando un presidio di lavoratori della zona che hanno protestato con fischi e mugugni, questa volta Montezemolo si è fermato a parlare con i manifestanti, sottolineando l'importanza di un rapporto stretto con i sindacati, senza lungaggini o esitazioni. E alla fine dell'incontro improvvisato, è stato salutato da applausi. Il presidente degli industriali è a Fermo per chiudere i lavori dell'assemblea di Confindustria Fermo.