L'arresto: Riconoscimento fotografico da parte di una delle prostitute sequestrate e violentate, riscontri con il cronotachigrafo e il telepass dei transiti nei tratti autostradali dell'A14 nei pressi dei quali sono avvenuti i fatti, e il ritrovamento sul camion bianco Iveco di borsetta, parrucca e slip della prostituta moldava stuprata il 19 dicembre scorso. Gli agenti della Squadra mobile di Ancona sono andati a prelevare il camionista al lavoro sabato mattina (il camion è intestato ad una ditta risultata totalmente estranea ai fatti), e hanno trovato ulteriori elementi indizianti nel corso delle perquisizioni. Alla vista dei poliziotti, il camionista ha dato in escandescenze, ma poi è stato ricondotto alla calma e rinchiuso nel carcere di Montacuto, a disposizione del magistrato e in attesa di un eventuale trasferimento a Modena. E' accusato di sequestro di persona, violenza sessuale, rapina e porto abusivo di un coltello. Era stato arrestato anche nel marzo 2004, ma con l'accusa di detenzione di armi rubate (un fucile e un revolver). La prima vittima delle sue violenze, una prostituta moldava di 22 anni, era stata vista vagare seminuda in via Di Mezzo a Borgo Panigale (Bologna). Dopo aver contrattato 200 euro per una prestazione sessuale, l'uomo l'aveva minacciata con un coltello, costretta al rapporto e poi scaricata in strada, non prima di riprendersi il denaro e derubarla degli oggetti personali. La ragazza attualmente è irreperibile. Nel secondo episodio contestato all'arrestato, la prostituta adescata era romena. E' stata violentata e derubata con le medesime modalità a Castelfranco Emilia, la notte tra il 5 e 6 marzo scorsi. Entrambe le donne hanno descritto con accuratezza aggressore e camion. Secondo gli investigatori, l'uomo potrebbe aver agito anche altre volte, contando sul fatto che le vittime, tutte prostitute straniere e irregolari in Italia, difficilmente avrebbero denunciato le sevizie subite per timore di essere espulse.