Si ragionerà anche sulle possibili forme di compensazione. E’ questo uno degli esiti della riunione, avvenuta ieri a Roma, della Conferenza dei Servizi indetta dal Dipartimento Protezione civile della Presidenza del Consiglio per prendere in esame il progetto di realizzazione dell’impianto, previsto in località Punta del Ragnolo nel Comune di Sarnano. Il progetto di installazione del radar meteorologico fa parte del più vasto programma della rete radar nazionale che consentirà di monitorare la sicurezza meteorologica di tutta la porzione centro adriatica, in corrispondenza del territorio regionale marchigiano. Un’attività di monitoraggio che permetterà di prevedere in tempi brevissimi (3-6 ore) gli eventi atmosferici estremi che sempre più spesso stanno colpendo il territorio nazionale, come ad esempio i recenti eventi del settembre 2006 di Osimo e Falconara che hanno gravemente danneggiato il territorio della nostra regione. Oltre alla Regione Marche, alla riunione di ieri presso il Dipartimento di Protezione civile, erano presenti il presidente della Conferenza dei Servizi, De Berardinis, i rappresentanti del Comune di Sarnano, Provincia di Macerata, Parco nazionale dei Monti Sibillini, ARPAM e la Direzione regionale Marche Beni Culturali. Per la scelta del sito sono stati esaminati ed analizzati numerosi parametri come l’accessibilità, il livello di copertura del singolo radar anche in relazione al sistema di altri impianti, oltre , naturalmente, agli impatti derivanti dall’installazione e dalla messa in funzione dell’impianto stesso. La Provincia di Macerata, il Comune di Sarnano e gli Enti rappresentati hanno espresso il loro parere favorevole, valutando approfonditamente le osservazioni e le criticità evidenziate dall’Ente Parco nazionale dei Sibillini, con lo scopo di studiare eventuali misure di miglioramento e mitigazione, nell’ottica di minimizzare ulteriormente l’impatto. Sull’argomento si era espresso anche il W.W.F. che , pur riconoscendo la validità e l’utilità del progetto, aveva sollecitato una valutazione ancora più approfondita sulla scelta del sito. Anche sulla base di tali sollecitazioni, la Regione Marche, entro sette giorni, svolgerà un’ ulteriore analisi ed esaminerà le diverse problematiche con i soggetti interessati.