Pesaro - Filtri non consentiti per depurare l'acqua, attinta alla sorgente, che veniva poi imbottigliata nei fusti dei distributori da ufficio. La contestazione, a una ditta del pesarese nella zona del Furlo, è all'origine di un sequestro di tutta la linea di produzione da parte dei carabinieri del Nas. I militari hanno anche scoperto una linea nascosta, occultata da un'intercapedine, attraverso cui avveniva il trattamento dell'acqua. Ora sono in attesa degli esiti delle analisi, condotte dai sanitari dell'Asur, per valutare l'eventuale reato di frode ai danni del consumatore e della salute.