Il bene comune, fulcro del 14° corso di Formazione sociopolitica

Il bene comune, fulcro del 14° corso di Formazione sociopolitica

Il programma sul sito della Diocesi, c'è anche la possibilità di podcasting

espressione sul territorio del Progetto Culturale, nell’ambito dell’attività dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose e degli obiettivi pastorali della Diocesi di Ascoli Piceno.
Quest’anno il corso, programmato in 9 lezioni e valido ai fini dell’aggiornamento professionale del personale docente e del credito scolastico per gli studenti, si ispira ad un tema di grande attualità e di diffusa esigenza, il Bene Comune, su cui si è incentrata la Settimana Sociale dei Cattolici Italiani, tenutasi a Pistoia e a Pisa dal 18 al 21 ottobre scorso. Per questa edizione, che segna il centenario delle Settimane Sociali in Italia, il tema del Bene Comune ha avuto sia un valore commemorativo del contributo dei cattolici  allo sviluppo della società italiana in questi cento anni di storia, sia un valore proteso al futuro, di stimolo all’assunzione di responsabilità.
Anche il corso organizzato in Ascoli, dal titolo “Aperti alla speranza: percorsi verso il bene comune”si propone di costituire uno sprone all’impegno socio-politico, formando le coscienze sull’esigenza non tanto del prestigio e tornaconto politico quanto dell’interesse generale per il bene comune, che è “di tutti e di ciascuno,” indivisibile, appunto; l’attuazione del bene comune è il fine dell’agire sociale, così come l’agire morale si realizza nel compiere il bene. “Il bene comune può essere inteso come la dimensione sociale e comunitaria del bene morale” (Compendio della dottrina sociale della Chiesa, n.164). Per questo il Vescovo Silvano Montevecchi, nella sua introduzione al Corso, ha posto l’accento sulla libertà e sulla responsabilità verso gli altri da parte dei soggetti che operano per questo fine sociale.«Il bene comune - dice il vescovo Silvano Montevecchi - è una delle idee che animano il mondo cattolico, è una delle riflessioni che l'attuale situazione sociale è necessario che si faccia. Necessario cioè creare una società dove la gente stia bene. Un giovane pretino percepisce 800 euro e un Vescovo 1650. Una relazione, una differenza economica che per compiti, impegni e responsabilità  può essere giustificata. Ciò che invece stride e mette in discussione il bene comune può essere l'esempio di una grande fabbrica, magari la Fiat, dove un operaio guadagna 1050 euro e un dirigente milioni di euro. Allora non va. Ma non si può far passare l'idea che tutto vada male, qualcosa certamente funziona, occorre ragionare, non bisogna avere l'idea che ovunque vai ti ingannano. Perseguire il  bene comune vuol dire mettere l'uomo al centro di tutto, garantirgli sicurezze e non incertezze, percorsi condivisi, con più società e meno stato. E quindi è importante che ci sia un dialogo nella società, così come nel caso della legge elettorale. In passato, al tempo della realizzazione della Costituzione, tramite il dialogo c'era stata l'unanimità, ora occorre con il dialogo rendere possibile la governabilità del paese grazie ad una larga maggioranza. E per questo più aumentano società intermedie più aumenta la possibilità di dialogo».
Le lezioni del corso, che saranno tenute da personalità di rilievo nell’ambito sociale e culturale, si articoleranno su argomenti relativi non solo all’economia, alla politica, alle comunicazioni, al lavoro, alla giustizia sociale ma anche a temi specificamente antropologici come il rapporto dell’uomo con l’ambiente, con il lavoro, con le biotecnologie.
Il corso sarà aperto dalla relazione di mons. Luigi Negri, Vescovo di San Marino-Montefeltro, sul tema “Bene comune e persona” che indicherà i principi basilari per costruire una società a misura d’uomo, poiché è dalla uguale dignità di tutti gli uomini che scaturisce il principio del bene comune. Seguiranno il Dott. Edo Patriarca, del Terzo Settore, e la Dott.ssa Monica Manfredi dell’Ufficio per la pace della Provincia di Bologna che svilupperanno il tema dell’impegno politico per il Bene comune, la Dott.ssa Giaccardi sul tema della comunicazione a servizio dell’uomo, il Prof. Becchetti, docente di Economia Politica, con il Prof. Pallante, consulente del Ministero per l’Ambiente, su quello di un armonico sviluppo ambientale; il tema del lavoro sarà trattato da un competente sul campo come il Dott. Pezzotta con l’imprenditore Giancarlo Abete, così come i successivi temi della giustizia sociale e delle biotecnologie rispettivamente dal comboniano Padre Giulio Albanese e dal Prof. Lucio Romano. Concluderà Don Luigi Ciotti, Presidente dell’associazione “Libera”, che si è distinto per la sua grande azione umanitaria. Infine un’appendice, che non poteva mancare, è la relazione “La donna al servizio della solidarietà e del bene comune” organizzata in collaborazione con il Centro Italiano Femminile, che pone l’accento sul contributo complementare della donna, altrettanto efficace  per la sua sensibilità e le particolari qualità. Infine in collaborazione con l’Ufficio per la Pastorale sociale e del Lavoro, due incontri su approfondimenti biblici presso il Monastero di Valledacqua.