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Sequestrate 40 tonnellate di sigarette contraffatte
Sul mercato italiano avrebbero fruttato circa nove milioni di euro
Nascoste fra capi di abbigliamento, le sigarette riportavano anche il contrassegno del Monopolio fiscale dello Stato italiano. Una volta immesse sul mercato italiano, al quale erano destinate, avrebbero fruttato qualcosa come nove milioni di euro. Il maxisequestro, che conta pochi precedenti in Italia sia per il quantitativo di tabacchi sia per la qualità della contraffazione, rientra in un'ampia attività di controllo e repressione dei traffici di prodotti illeciti provenienti dai paesi asiatici condotta dalle Fiamme gialle di Ancona e dalla Dogana. L'analisi dei carichi stipati nei containers che transitano attraverso il porto marchigiano, e della documentazione di accompagnamento, hanno permesso di individuare diversi contenitori che, per la tipologia della merce indicata sulle polizze di carico e le modalità di trasporto e provenienza, hanno spinto i finanzieri a condurre controlli ancora più minuziosi, utilizzando apparecchiature scanner. Grazie ai falsi contrassegni del Monopolio fiscale italiano le finte Marlboro sarebbero state commercializzate a prezzo normale, presso le tabaccherie autorizzate. Il sequestro conferma l'interesse delle organizzazioni criminali internazionali nella contraffazione di qualsiasi tipo di merce, compresi prodotti dannosi per la salute: in genere infatti, le sigarette contraffatte contengono percentuali elevatissime di catrame, nicotina e monossido di carbonio ed alcune sono persino contaminate da sabbia e da altri materiali di imballaggio come piccoli pezzi di plastica.