«Dammi 20 mila euro o dico a tua moglie che hai un'amante» sarebbe stata la minaccia
Il giudice monocratico di Ancona Francesca Zagoreo ha condannato l'imputato con l'accusa di aver chiesto 20mila euro all'amante di sua moglie per non rivelare l'esistenza della relazione alla moglie di lui. L'imputato, difeso dall'avv. Roberto Regni, ha detto di non aver fatto minacce e di aver chiesto un risarcimento per danno familiare. Parallelamente l'imputato aveva avviato anche una causa civile. «Dammi 20 mila euro o dico a tua moglie che hai un'amante». Sarebbe stata questa la minaccia fatta dall'imprenditore al rivale in amore, suo cliente. Il fatto risale all'ottobre 2004 quando l'imputato scoprì un carteggio amoroso tra la moglie e l'altro, tenuto attraverso un indirizzo di fermo posta. Secondo la parte offesa, l'imputato si sarebbe recato a casa sua con una scusa per scattare una foto a sua moglie. Poi lo avrebbe contattato, per un appuntamento di lavoro, mostrandogli le lettere e le foto della moglie dell'altro. In quella sede sarebbe scattata la richiesta di denaro. La difesa ha rilevato che l'imprenditore non aveva alcuna intenzione di minacciare la persona offesa e che pretendeva solo di essere risarcito, sulla base di nuova giurisprudenza che considererebbe risarcibile anche il "danno familiare" in casi come questo.