Il costruttore anni fa fece scattare un'inchiesta su presunti tassi usurari applicati dalle banche
Il costruttore tre anni fa fece scattare una maxi inchiesta della procura su presunti tassi usurari applicati da grandi istituti di credito. Orsini sostiene che, pur essendogli stato riconosciuto lo status di usurato, la sua impresa «è stata segnalata alla Centrale rischi con quel che ne consegue». «La Banca d'Italia - ha detto l'imprenditore in una conferenza stampa - gestisce la Centrale rischi e non può dire quindi che non è in grado di intervenire. Abbiamo il fondato sospetto - ha continuato - che le segnalazioni finalizzate all'estorsione da parte delle banche con la compiacenza della Banca d'Italia siano una pratica diffusa». Ad affiancare Orsini nella sua iniziativa c'era anche Gennaro Baccile, portavoce dell'associazione Sos Utenti, che ha accusato «la Banca d'Italia all'epoca gestita dal governatore Antonio Fazio di aver redatto una circolare sibillina su quel che riguarda l'inserimento della commissione di massimo scoperto per la determinazione del tasso di interesse e la verifica se questo supera o meno la soglia dell'usura».