Tangenti per annullare matrimoni

Tangenti per annullare matrimoni

Il detective ha raccolto prove con una telecamera nascosta le trattative sul 'pizzo'

A incastrarlo è stato un investigatore privato, reclutato da alcune delle persone cui il religioso aveva chiesto denaro - qualche migliaio di euro per ciascuna pratica - fingendo di essere un marito in attesa di separazione. A carico del frate, appartenente all'ordine dei Missionari della Fede, il detective ha raccolto prove registrando e filmando con una telecamera nascosta le trattative sul 'pizzo'. A quel punto il frate è stato allontanato dall'incarico. Prima di approdare a Fermo, l'uomo aveva prestato servizio presso il Vicariato di Roma, dove pare si fosse reso protagonista di fatti analoghi. «E' un episodio deprecabile - ha commentato il presidente del Tribunale ecclesiastico marchigiano mons. Vinicio Albanesi - che getta fango su un meccanismo sano e una struttura che in passato è stata portata ad esempio per la sua efficienza. Al di là dell'aspetto legale, quanto commesso da questo religioso è al limite della blasfemia». Secondo mons. Albanesi (che da circa un anno non è più presidente del Tribunale, ed è stato sostituito da don Mario Colabianchi), probabilmente il frate sperava di farsi retribuire una qualche forma di consulenza esterna, «extra funzione, millantando credito. Io però - afferma il sacerdote - non l'ho conosciuto personalmente e della vicenda non so molto. So che il frate è arrivato dopo che ho lasciato la presidenza, e che è già stato trasferito in un'altra città». Sul piano teorico, in base al diritto canonico, un illecito come quello di cui il religioso è sospettato (astrattamente prefigurabile, precisa mons. Albanesi, come un atto di simonia) potrebbe portare alla scomunica. Ma a quanto risulta, il caso del frate non sarebbe così grave, e per lui non ci sarebbero provvedimenti del genere alle viste.

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