Le vittime - padre, madre, figlio di 7 anni e nonna paterna - con gli altri quattro parenti stavano tornando in tarda serata da una gita a Dahab, un altro famoso centro turistico sul Mar Rosso, quando il minibus su cui viaggiavano è stato investito in pieno da un camion proveniente dalla direzione opposta. L'impatto è stato violentissimo, riferiscono le fonti. I feriti sono stati portati all'ospedale di Sharm. I turisti erano partiti con un viaggio organizzato dall'Avitour di Senigallia. Questi i nomi delle vittime: Francesca Longarini, Francesco Longarini, la moglie di quest'ultimo Eleonora Marini, Giovanni Longarini, di soli sette anni; Luigi Longarini e la moglie Mariella Mori. Sono invece ricoverati in ospedale un bimbo di dieci anni, Leonardo, figlio di Francesco Longarini e Elena Marini, e Massimo Gerini, marito di Francesca Longarini. Gerini è titolare di un'agenzia immobiliare a Senigallia, dove la famiglia è molto conosciuta. La figlia è stata rintracciata e avvertita solo in tarda serata di quanto era avvenuto.
Il dolore dei parenti
C'è dolore, angoscia, incredulità in casa Longarini-Marini, a Scapezzano di Senigallia, dove la notizia della morte di sei persone del nucleo familiare, compreso il piccolo Giovanni, di soli sette anni, si è abbattuta come un macigno in serata, accompagnata da un bollettino via via più tragico: prima quattro, poi cinque, poi sei le vittime dell'incidente stradale di Sharm El Sheikh. Nella palazzina di famiglia, all'ingresso del paese, sono rimasti i genitori di Eleonora Marini, confortati da amici e parenti, e dal sindaco di Senigallia Luana Angeloni, giunta insieme all'assessore ai Servizi sociali Fabrizio Volpini. «Abbiamo saputo dal telegiornale - spiega Paolo, padre di Eleonora - che c'era stato un gravissimo incidente in Egitto. Ci siamo allarmati subito, e dopo, purtroppo, è arrivata la notizia che quei morti erano proprio i nostri cari...». La comitiva senigalliese era partita per il Mar Rosso con un viaggio prenotato presso un tour operator del posto, come le migliaia di italiani (fra cui tanti marchigiani) che scelgono di trascorrere al caldo scampoli di vacanze invernali. Il rientro era previsto per domenica prossima, in tempo per riprendere il lavoro. Massimo Gerini, ora ricoverato in ospedale come il nipotino Leonardo, di dieci anni, è titolare di un'agenzia immobiliare. Il suo è un nome conosciuto in città, e così quello del 'clan' Longarini, una famiglia semplice e molto affiatata, tanto da spostarsi in gruppo - anziani, adulti e bambini - anche in ferie. «E' terribile - mormora il sindaco - vedere tanto strazio, trovarsi di fronte ad un lutto come questo, improvviso e assurdo». L'amministrazione comunale si è messa a disposizione dei familiari per qualsiasi necessità, e prenderà contatto con la Farnesina per offrire la sua collaborazione per il rientro delle salme e dei feriti.
La strada fra Sharm e Dahab
La strada fra Sharm e Dahab è ampia e con un traffico molto veloce. Circa seimila persone perdono la vita ogni anno e 30.000 rimangono ferite in incidenti sulle strade dell'Egitto, che sono fra le più pericolose del mondo. Gli incidenti stradali sono la seconda causa di morte nel Paese, secondo le fonti ufficiali. Guida spericolata e condizioni stradali pessime sono all'origine del gran numero di incidenti. Quest'anno, una serie di incidenti ferroviari e stradali ha sollevato un'ondata di critiche nei confronti del governo accusato di trascurare la sicurezza dei trasporti. Sharm el Sheikh è la meta preferita da centinaia di migliaia di italiani che ogni anno si recano in Egitto. Grandi resort turistici offrono vacanze a prezzi molto bassi. Il flusso di visitatori, calato dopo tre attentati nella penisola del Sinai tra il 2004 e il 2006, è in ripresa.
Il rientro dei feriti in Italia
La Prefettura di Ancona ha reso noto che l'aereo di Stato che riporterà Massimo Gerini e il piccolo Leonardo Longarini ad Ancona dovrebbe decollare da Sharm El Sheikh intorno alle 16:30-17 ora italiana. L'arrivo all'aeroporto 'Sanzio' di Ancona-Falconara è previsto verso le 21. Subito dopo Gerini verrà trasferito in ambulanza nell'ospedale regionale di Torrette di Ancona, probabilmente nel reparto di ortopedia. Il bambino invece sarà ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale pediatrico 'Salesi', sempre ad Ancona. La Prefettura, in collaborazione con il Comune di Senigallia, si sta adoperando per reperire sei loculi nel cimitero senigalliese, in modo da far rientrare anche le salme delle sei vittime in giornata, con il C130 dell'Aeronautica militare. La speranza è che anche questa operazione possa svolgersi entro stasera.
Senigallia in lutto
Il sindaco di Senigallia Luana Angeloni ha proclamato il lutto cittadino per la giornata, non ancora fissata, in cui saranno celebrati i funerali dei sei senigalliesi - cinque adulti e un bambino - morti ieri in un incidente stradale durante una vacanza a Sharm El Sheikh. «Sono molto colpita da questo evento - ha detto il sindaco - e francamente faccio fatica a pronunciare discorsi. Un tragico destino ha cancellato in un attimo sogni, speranze e futuro di un'intera famiglia. La tragedia ha suscitato una straordinaria e profonda emozione in tutta la città» e soprattutto nella frazione di Scapezzano, dove la famiglia viveva. «Interpretando il comune sentimento della popolazione - ha aggiunto - ho proclamato il lutto cittadino per il giorno delle esequie, in segno di rispetto e di partecipazione al dolore di tutti quanti li hanno conosciuti». Ieri sera il sindaco e l'assessore ai servizi sociali si erano recati a casa della famiglia di Eleonora Marini, a Scapezzano, per portare la solidarietà del Comune. Stamani la Angeloni ha riunito la giunta comunale, per mantenere aperto un collegamento diretto con la Farnesina e organizzare, d'intesa con i familiari, il rientro dei feriti e lo svolgimento dei funerali.