/Appignano, sindaco: Minacciato mio figlio di 6 anni
Appignano, sindaco: Minacciato mio figlio di 6 anni
In 80 oggi a Roma per la manifestazione dei familiari delle vittime della strada
Attaccata da più parti per non aver risolto in tempo l'annosa questione della permanenza del campo nomadi nella cittadina, la Agostini ha pagato per questa vicenda un prezzo molto alto sul piano politico ma soprattutto personale. «Continuo a ricevere - racconta - lettere minatorie. Hanno minacciato anche mio figlio, che compie 6 anni a novembre». «Sono alla frutta, sono stanca» confessa, specialmente dopo la richiesta di uno dei genitori di dimettersi, e si dice pronta a fare un passo indietro («il mandato di sindaco non è niente rispetto a quello che è accaduto») o comunque a riflettere per dare alla vicenda una "giusta prospettiva". «Non so come salvare il mio paese» dice poi la Agostini, riferendosi all'impatto mediatico che questo caso ha avuto: «tutto si è amplificato e sfugge di mano» commenta, parlando di una «spettacolarizzazione da 'Pippo Chennedy Show' che non ha nulla della reale partecipazione». I familiari di Alex Luciani e Davide Corradetti, due dei quattro ragazzi di Appignano del Tronto uccisi dal rom Marco Ahmetovic, ubriaco alla guida di un furgone, parteciperanno a Roma alla manifestazione nazionale dei familiari delle vittime della strada. Ieri, intanto, sono stati a Palazzo di Giustizia ad Ascoli per avere chiarimenti, dopo l'esposizione mediatica del giovane nomade in queste ultime settimane, sulle restrizioni cui è sottoposto. Timoteo Luciani non ha voluto dire quale sia stato l'esito dell'iniziativa, finalizzata a capire se gli arresti domiciliari che Ahmetovic sta scontando in un residence a San Benedetto del Tronto, siano compatibile con gli exploit mediatici che lo hanno visto in questi giorni protagonista diretto o indiretto. Da quel che si è appreso, al rom è stato imposto il divieto di colloquio con persone (salvo con i genitori, due volte a settimana per un'ora) in relazione alla sola misura cautelare per l'omicidio , mentre per la tentata rapina non avrebbe restrizioni particolari. I Luciani e i Corradetti stanno comunque valutando con i propri legali quali iniziative adottare. Oggi saranno invece presenti in Piazza Santi Apostoli a Roma (un'ottantina le persone che partiranno da Appignano) e la Lega Nord ha annunciato che sarà al loro fianco. Luciani ha fatto sapere che dovrebbero incontrarsi con Roberto Calderoli, coordinatore delle segreterie nazionali della Lega Nord.