L'avv. Tacconelli ha dimostrato che presentare ideali patriottici ai giovani è possibile
Il presidente spiega alla foltissima gioventù del liceo scientifico e alle autorità convenute quali siano i perchè del riprendere una figura così importante nel panorama storico risorgimentale italiano. Ideali di amor patrio, di lealtà, di lugimiranza di obiettivi nella consapevolezza di un’Italia unita che non era un’utopia. Lo ha ricordato bene anche il prof. Ciro Bove, che ha rispolverato e espresso ammirazione e dedizione innegabile alla Costituzione Italiana come atto che regola la nostra appartenza alla Nazione. Il prof. Riccardo Piccioni, docente universitario a Macerata, ha parlato anche del rapporto fra Garibaldi ed il Risorgimento relazionando questa figura con quella di Mazzini. L’azione militare di Garibaldi è stata narrata con enfasi e passione dall’esperto in tattiche militari, il generale Adolfo Panaioli. Importante la figura di don Paolo Bascioni come moderatore del convegno. “Infangare la figura di Garibaldi” asserisce l’avvocato in conclusione “è da persone irriconoscenti verso chi ha creato la realtà di cui oggi godiamo”. L’avvocato infatti ha dovuto assistere nel corso della programmazione del convegno a diversi episodi, poi chiaramente passati in secondo piano, per cui polemiche di vario tipo tendevano a screditare l’operato di questo Comitato accusandolo di perseguire la figura di un negriero mercenario. Creando un parallelismo fra Italia e provincia di Fermo speriamo che, all’alba della nascita della provincia, si evitino i presupposti per una analoga successiva diatriba che getti fango sulle figure che ora tanto vi stanno lavorando.