Scoperta truffa di 3 milioni di euro a risparmiatori

Scoperta truffa di 3 milioni di euro a risparmiatori

Trovati centinaia di contratti fasulli sottoscritti da risparmiatori

Già da mesi i militari avevano ipotizzato l’esistenza di un’organizzazione che - come poi acclarato nel corso delle indagini - nel giro di qualche anno è riuscita a truffare un “piccolo esercito”  di risparmiatori (sino ad oggi quantificato in circa un centinaio di persone), impossessandosi di cifre da “capogiro”, nell’ordine di circa 3 milioni di euro, come sino ad oggi calcolato. L’attenzione investigativa è iniziata circa un anno e mezzo fa. “P.O.”, a bordo di un’autovettura, è stato fermato dalle Fiamme Gialle di Ponte Chiasso, che hanno rinvenuto, nella circostanza, alcune polizze assicurative cosiddette “di seconda mano” (“Viatical life settlements”), non ammesse in Italia. Nel corso dei più penetranti approfondimenti - promossi appunto, per competenza territoriale, dalla Compagnia di Fermo - sono stati trovati anche centinaia di contratti atipici - per importi più o meno rilevanti - sottoscritti da diversi risparmiatori che, a volte anche per il tramite di altri intermediari finanziari, affidavano il loro denaro a “P.O.” per investimenti nella Borsa Svizzera; “P.O.” - o chi per lui - alle scadenze “si impegnava” quindi a versare una somma - garantita da un assegno (naturalmente scoperto) tratto sul conto corrente della propria moglie - corrispondente al capitale versato, maggiorato degli interessi già promessi. Contratti assolutamente irrituali e non legali, in quanto privi di ogni elemento, fondamentale, per la tutela degli investitori e caratterizzati, altresì, da un insieme di termini borsistici e finanziari, assemblati peraltro alla rinfusa, senza particolare inventiva e, per certi versi, persino grossolani, elementi tutti che hanno immediatamente destato concreti sospetti, alzando il “tiro investigativo” sullo stesso soggetto, emergente sempre più, man mano che venivano quantificati gli importi oggetto dei contratti rinvenuti, quale “nodo centrale” di una colossale truffa. Avviato quindi un procedimento penale per “truffa aggravata” e disposto l’immediato sequestro di tutte le disponibilità bancarie del “promotore finanziario” e del relativo coniuge. Una parte degli ulteriori componenti del sodalizio truffaldino è stata già individuata; si tratta di tre uomini (“L.G.”, “F.P.” e “B.O.”) e di una donna (“V.L.”, moglie di “P.O.”) - tutti originari, residenti ed operanti in zone comprese tra Porto Sant’Elpidio, Fermo e Porto San Giorgio -, denunciati a piede libero alla Procura della Repubblica di Fermo per il reato di “truffa aggravata”, in concorso, e di “abusiva attività di raccolta del risparmio”. Questa prima consistente parte di attività di polizia giudiziaria e di polizia economica e finanziaria, culminata ieri con l’arresto di “P.O.”, ha già consentito di sequestrare, tra altro materiale, 9 conti correnti e 2 conti titoli con saldo attivo complessivo corrispondente ad € 33.502, ma è sulle centinaia di dossier creditizi - parte già sequestrata e parte in corso di acquisizione - che ora puntano le Fiamme Gialle, per meglio inquadrare e delineare una vicenda che, già dai primi numeri, appare alquanto preoccupante: sono infatti sino ad oggi 93 le persone già compiutamente individuate, truffate dal sodalizio e l’ammontare delle somme raccolte dal gruppo - la cui destinazione, come detto, non è stata ancora individuata - è quantificato, ad oggi, a poco meno di 3 milioni di euro. È per questo motivo che chi potrà riconoscersi in una delle possibili vittime dell’associazione di truffatori in argomento potrà recarsi, nel suo stesso interesse, presso gli Uffici della Compagnia della Guardia di Finanza di Fermo, siti in Fermo (AP), Via Alberto Mario n. 12, tel. 0734.226198.