Antiusura, le banche scendono in campo

Antiusura, le banche scendono in campo

L'iniziativa coinvolge anche la Fondazione Monsignor Francesco Traini

L'iniziativa, che coinvolge la Fondazione Monsignor Francesco Traini contro l’usura onlus di San Benedetto del Tronto, la Federazione Marchigiana Banche di Credito Cooperativo e le Banche di Credito Cooperativo Marchigiane, rappresenta uno strumento di sostegno alle piccole e medie imprese in momentanea difficoltà e alle famiglie ed altri soggetti che non hanno accesso ai confidi. L'accordo s'inserisce in maniera del tutto coerente nel panorama degli obiettivi del Credito Cooperativo, che vengono individuati nell'assenza del fine di lucro, nella lotta all'usura e, più in generale, nell'organizzazione di un servizio di pubblica utilità indirizzato soprattutto alle fasce più umili della popolazione. La Fondazione, per il raggiungimento del suo scopo, s’impegna a costituire presso la Banca Picena Truentina Credito Cooperativo, che fungerà da Banca Depositaria, un deposito costituente un Fondo di Garanzia per i finanziamenti erogati dalle Banche di Credito Cooperativo che aderiscono all'accordo. Alla costituzione del Fondo concorrono le risorse rivenienti dai contributi previsti all’art. 15 della legge n. 108/96. A beneficiare delle garanzie a valere sul Fondo saranno tutte le persone fisiche, lavoratori dipendenti e piccoli imprenditori economici ai quali sarebbe altrimenti precluso il credito bancario, secondo i comuni criteri di valutazione di merito. La convenzione viene sottoscritta dalla Federazione in nome e per conto delle Associate e dà seguito ad un protocollo di intesa tra Federcasse (la Federazione Nazionale Banche di Credito Cooperativo) e la Consulta nazionale antiusura onlus. «Voglio sottolineare – ha affermato Bruno Fiorelli Presidente della Federazione Marchigiana Banche di Credito Cooperativo - l’assoluta originalità di questa intesa che “attualizza” in maniera significativa una delle classiche mission delle nostre BCC; di fronte al fenomeno del sovra indebitamento, vera emergenza sociale, le BCC intendono contrastare situazioni di possibile usura così come prevedono i loro statuti, volti a promuovere l’educazione al risparmio». Finalità ovviamente plaudita da Alfredo Grunieri, Presidente e legale rappresentante della Fondazione: «La Fondazione è stata costituita su iniziativa della Diocesi di San Benedetto del Tronto e con riguardo anche alle finalità previste dalle Legge n. 108/96 per la prevenzione del fenomeno dell’usura; essa opera nell’ambito della Regione Marche proponendosi l’esclusivo perseguimento di finalità di solidarietà sociale, con lo scopo di assistere e sostenere chiunque versi in stato di bisogno». «Le Banche di Credito Cooperativo, nell’esercizio della loro attività, si ispirano anche ai princìpi della dottrina sociale cristiana ed hanno lo scopo statutariamente previsto di favorire le comunità locali nelle operazioni e nei servizi di banca – ha spiegato Gino Gasparretti, Presidente della Banca Picena Truentina - perseguendo il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche delle stesse. Con questa intesa offriamo dunque una possibilità di riscatto a quelle categorie della popolazione prive dei mezzi per risollevarsi da una situazione spesso disastrosa». Per quanto riguarda le condizioni economiche per i finanziamenti, verranno erogati mutui chirografari per un massimo di trentamila euro (per casi particolari opportunamente giustificati dalla Fondazione e previo accordo della BCC, il limite di 30.000 euro potrà essere elevato ad un importo superiore), con tempi di rimborso fino a 60 mesi, una rateizzazione mensile, un tasso variabile nel limite massimo del Tasso di Riferimento BCE + 1,00% e senza spese d'istruttoria (unitamente a condizioni economiche vantaggiose anche per i conti correnti).