In manette sono finiti 5 tunisini tra i 20 e i 29 anni
Le attività di indagine ed appostamento sono state indirizzate nei confronti di un gruppo di individui di nazionalità tunisina, che in base agli elementi fino ad allora raccolti, erano dediti allo spaccio di eroina nel territorio rivierasco, servendosi di una base operativa creata in un appartamento sito in località Porto D’Ascoli. Si è quindi proceduto a sottoporre a controllo un quarantenne sambenedettese, V.A., già noto al Comando, il quale era stato visto avere un incontro con uno dei soggetti indagati. All’atto del controllo lo stesso è stato trovato infatti in possesso di circa sei grammi di eroina. Nella successiva perquisizione dell’appartamento utilizzato dagli stessi quale base operativa dello spaccio, sono stati rinvenuti ulteriori 30 grammi di eroina, oltre 500 grammi di bicarbonato e mannite, utilizzati per il taglio ed il confezionamento della sostanza stupefacente, nonché circa 5000 euro in contanti, frutto delle suddette attività criminose. Le 5 persone tunisine, I.A. di 20 anni, S.Y.B.A. di 22, B.Y. di 28, G.S. di 29 e K.E.H. di 25 venivano quindi tratte in arresto con la pesante accusa di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Per gli stessi si sono aperte le porte del carcere di Marino del Tronto e di Fermo, a disposizione della Procura della Repubblica di Ascoli Piceno. A seguito di accertamenti effettuati presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Ascoli Piceno si è inoltre constatato che quattro di loro non hanno ottemperato ad un ordine di espulsione emesso dal Questore di Ascoli Piceno, e pertanto sono stati denunciati anche per la violazione degli artt. 6 e 14 del D. Lgs. 286/98, mentre il quinto è risultato sprovvisto di regolare permesso di soggiorno, e quindi è stato denunciato per la violazione dell’art.6 del medesimo D.Lgs. Il cittadino italiano, V.A., veniva invece segnalato a piede libero alla Procura di Ascoli Piceno, per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, considerata la quantità di stupefacente rinvenuta a suo carico, superiore alla soglia prevista dalla normativa.