Il caso Orsini
Nata dopo la denuncia di Orsini, che sostiene di essere stato "rovinato" dai tassi usurari delle banche, la vicenda ha suscitato anche l'interesse di trasmissioni popolari come "Striscia la notizia" e "Le Iene". Nel caso al centro dell'indagine, il reato di usura è stato ravvisato dai periti della procura ascolana analizzando l'applicazione dei tassi di interesse e della commissione di massimo scoperto che, secondo i magistrati, non rientra nel calcolo del tasso effettivo globale. Tutto ruota attorno al meccanismo di applicazione della circolare della Banca d'Italia del 30 settembre del '96, e successive, che fissano la media aritmetica semplice della commissione di massimo scoperto applicata dagli istituti di credito, e che, stando alla procura, non rientra nel calcolo del tasso effettivo globale. Al filone dell'indagine penale si affianca quello civile, che a metà 2006 ha portato al sequestro preventivo dei conti correnti accesi presso alcune banche. Una battaglia che Orsini e il suo legale, l'avv. Nazario Agostini, stanno portando avanti in varie sedi, anche attraverso il sito internet www.orsiniemidio.it e l'Associazione antiracket e antiusura Sos Italia Libera. Per sbloccare i fondi destinati alle vittime dell'usura, un anno fa Orsini attuò uno sciopero della fame, mentre a primavera scorsa si è rivolto pure al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. In una nota l'imprenditore edile ascolano Emidio Orsini, la cui denuncia diede il via all'inchiesta della procura ascolana afferma: «Un'archiviazione parziale, nel senso che con lo stesso provvedimento il gip Annalisa Gianfelice ha disposto che l'indagine continui mediante l'individuazione e l'audizione da parte del pm dei responsabili dell'area marketing in merito ai processi decisionali che portano alla determinazione dei tassi di interesse passivi». Circostanza che il pm Ettore Picardi ha assolto nei dieci mesi trascorsi dalla richiesta di archiviazione, individuando otto funzionari della Banca di Roma, che risultano iscritti nel registro degli indagati. L'archiviazione della posizione di Cesare Geronzi e Bernardino Libonati, prosciolti dal gip di Ascoli Piceno dall'accusa relativa alla presunta applicazione di tassi bancari usurari «non mette affatto la parola fine - secondo Orsini - ad una lunga serie di procedimenti per usura che si sono aperti in diversi tribunali italiani a carico di numerosi istituti di credito. In buona sostanza - conclude l'imprenditore - c'è la conferma che la Orsini srl ha patito un'usura ad opera, tra le tante banche, anche di Banca di Roma e Capitalia»