Gli abitanti della provincia ascolana sono i più parsimoniosi
Il trend nella provincia pesarese è in lieve aumento rispetto all’anno precedente che segnava 66,3 m3. Tale consumo è comunque ben al di sotto dei 69,5 m3 per abitante registrati nel 2000. Al contempo sono gli abitanti della provincia ascolana ad essere i più parsimoniosi in merito al consumo pro-capite di acqua per uso domestico dove il valore registrato nel 2006 è di 55,5 m3 per abitante, segnando una forte diminuzione rispetto agli anni precedenti, basti pensare che nel 2000 il consumo di acqua, tra le mura domestiche, era superiore di quasi 5m3 per abitante. Il capoluogo dorico è secondo in classifica per consumo pro-capite di acqua per uso domestico che è pari a 63,6 m3 per abitante nel 2006, questa volta non si registra alcuna diminuzione rispetto all’anno precedente. Infatti il consumo di acqua degli anconetani nel 2005 era inferiore a 62 m3per cittadino. Tra i più parsimoniosi ci sono anche i maceratesi dove i livelli di consumo registrati nel 2006 sono di quasi 61 m3 segnando una forte diminuzione a partire dal 2000 quando l’utilizzo di acqua era pari al 68 m3per abitante. Facendo una quadro complessivo relativo all’utilizzo di acqua nella regione Marche si può affermare che è un territorio attento a questo bene, sempre più prezioso considerando anche la siccità che colpisce, ormai da un lungo periodo, il Belpaese. Basti pensare che la provincia marchigiana più dispendiosa di acqua consuma 68,6 m3 a fronte dei quasi 70m3 di consumo pro-capite a livello nazionale. Questo è quanto emerge da un’analisi svolta dall’Istat, Osservatorio Ambientale sulle città.