Malasanità nell'Ast 5 di Ascoli Piceno: una risonanza a due anni per una paziente oncologica e esami precritti in 10 giorni per i quali non c'è data

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Malasanità nell'Ast 5 di Ascoli Piceno: una risonanza a due anni per una paziente oncologica e esami precritti in 10 giorni per i quali non c'è data

Le balle raccontate dall'assessore Saltamartini. Operata di tumore al seno farà la risonanza e l'ecografia solo fra due anni: il 26 agosto del 2026.

Ascoli - Un bel giorno Emidio (nome di fantasia) va al Pronto soccorso di Ascoli Piceno dove un medico e infermieri molto competenti lo accolgono e fanno una diagnosi a seguito della quale prescrivono una visita otorinolaringoiatrica per un'ipotesi di calcolo alle ghiandole salivari. La visita specialistica, visto il giorno festivo (5 agosto S. Emidio), viene spostata al giorno successivo. Nella piastra ambulatoriale dell'ospedale Mazzoni tutto avviene con estrema rapidità. Anche qui accoglienza qualificata dell'infermiera di turno e uno specialista molto competente che esegue una visita accurata al nostro Emidio e conferma la diagnosi del Pronto soccorso ma chiede un ulteriore accertamento diagnostico: un'ecografia alle ghiandole salivari da eseguirsi nell'arco di 10 giorni.

Il nostro Emidio, che è andato nel giorno del Patrono della città al Pronto soccorso dell'ospedale perché evidentemente aveva un problema, il 6 agosto va a prenotare al Cup del Mazzoni la visita prescritta dallo specialista. Il totem indica il pulsante con le prenotazioni e ne esce un ticket con la lettera P e il numero.


Ora è chiaro che si è in un periodo di ferie e quindi anche gli sportelli soffrono di queste situazioni con minore presenza di personale. Ma è un fatto fisiologico che le persone possono comprendere.


Emidio non è il solo a fare la fila e attende con pazienza l'uscita del suo numero con la P. Attende per 1 ora e 20 minuti tempo nel quale vede però incalzare tanti numeri con la D. Pare quasi che al computer non piaccia la scelta di prenotare e quindi i numeri con le P faticano ad emergere. Le persone cominciano a lamentarsi. Emidio arriva allo sportello dopo 1 ora e 20 minuti con la sua P e fa presente la discriminazione da parte del computer verso le prenotazioni. L'impiegata concorda con lui e dice di farlo presente all'amministrazione, lei e i suoi colleghi non possono farci nulla purtroppo.

Bene è il tempo di prenotare. La signora allo sportello esamina le risposte del suo terminale ma ad Emidio fornisce la risposta che non ti aspetti: per la sua prenotazione di ecografia da farsi in 10 giorni non ci sono date e quindi deve riprovare.

Un'attesa di 1 ora e venti minuti per non avere nulla.

Emidio chiama la la direttrice generale dell'Ast di Ascoli Piceno, la dottoressa Nicoletta Natalini e chiede come mai ci siano situazioni del genere. Con gentilezza la Direttrice spiega che questo stato di cose è dovuto ad un aumento delle richieste di prescrizioni da parte dell'utenza e che nulla è cambiato rispetto alla popolazione e quindi, a suo avviso, ci sono prescrizioni non appropriate che fanno andare in tilt le programmazioni nel territorio di Ascoli Piceno.

A questo punto dunque le responsabilità finirebbero sul collo dei medici di famiglia?



Non crediamo che sia cosi, ma ce ne accerteremo con l'Ordine dei Medici.

Intanto però Emidio deve risolvere il suo problema e chiama il Cup regionale al telefono. La risposta è la stessa: non ci sono date programmabili per la sua ecografia da fare in 10 giorni però il paziente verrà chiamato telefonicamente nel momento in cui apparisse una data.

Oggi è il 21 agosto e l'ecografia prescritta non da un medico di famiglia ma da uno specialista dell'ospedale non si è fatta in 10 giorni, tempo nel quale il nostro Emidio ha dovuto assumere il cortisone per eliminare l'infiammazione che aveva.

Emidio allora ricorda di aver letto sui giornali che il fantastico assessore alla sanità regionale Filippo Saltamartini, il politico che ad ogni conferenza stampa si vantava di andare a vedere come era lo stato dei bagni in un ospedale, aveva assicurato che i pazienti sarebbero stati chiamati per le visite dal Cup: mai più un marchigiano avrebbe dovuto lamentarsi di disservizi.

Saltamartini è l'assessore alla sanità che il presidente Francesco Acquaroli non ha mai voluto sostituire.


Ora però quello che è capitato ad Emidio è poca cosa rispetto ad un'altra situazione: ad una paziente oncologica operata di tumore al seno che dovrebbe fare un controllo annuale con mammografia ed ecografia hanno prescritto gli esami a 2 anni , al 26 agosto 2026.