Ahmetovic: «Confido nell'appello»

Ahmetovic: «Confido nell'appello»

Ai domiciliari uno dei complici dello zingaro nella tentata rapina a Maltignano

Lo riferisce l'uomo che ospita il rom in un residence di Porto d'Ascoli, dove Ahmetovic è agli arresti domiciliari. Ma il giovane, che per l'omicidio dei ragazzi è già stato condannato a sei anni e mezzo di reclusione, non tornerà subito in carcere. C'è un termine di 10 giorni, infatti, in cui gli effetti della decisione del Tribunale del riesame sono sospesi, ed entro cui il legale del giovane, l'avv. Felice Franchi, valuterà se proporre ricorso in Cassazione. Scatenati gli utenti del Forum nel sito www.iragazzidelmuretto.org  dedicato alla memoria dei giovani morti, con una sezione apposita intitolata "L'odio del muretto". Un messaggio dice: «Sono rimasto sconcertato oggi vedendo al telegiornale quel bastardo che ha ammazzato i vostri amici che prendeva il sole beato e tranquillo nella terrazza sul mare dove si godeva gli arresti domiciliari». Non tutti gli utenti del forum hanno però apprezzato gli interventi, in particolare di esponenti politici ad esempio di Forza Nuova, il movimento di ultra destra che ha manifestato davanti al Tribunale di Ascoli Piceno, accusati di fare "sciacallaggio politico". Tanto che alla fine l'amministratore dei sito ha postato un messaggio in cui invita tutti ad evitare «il razzismo esplicito...questo è un sito per ricordare i miei amici». Ha ottenuto gli arresti domiciliari Remo Pizi, 18 anni, uno dei due complici di Marco Ahmetovic nella tentata rapina del 10 novembre del 2006 all'ufficio postale di Maltignano. Lo ha deciso il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Ascoli Piceno Annalisa Gianfelice, davanti al quale sabato scorso il giovane di Colli del Tronto ha confessato, contribuendo alla ricostruzione dei fatti. Resta invece in carcere Gianluca Mignucci, 26 anni di Maltignano, arrestato con la stessa accusa di Pizi e Ahmetovic, ma che si professa estraneo ai fatti contestati. Secondo quanto sarebbe emerso dai racconti di Ahmetovic e Pizi, il 10 novembre i due, a bordo di una Lancia Delta di colore giallo rubata la sera precedente a Sant'Egidio alla Vibrata (Teramo) si recarono all'ufficio postale di Maltignano. Avevano un fucile, a quanto pare scarico e imbracciato proprio da Ahmetovic che con il calcio tentò di sfondare il vetro divisorio tra lo sportello e la sala destinata al pubblico. Un assalto maldestro finito con una fuga precipitosa a bordo della Lancia Delta, ribaltatasi durante la folle corse verso la strada Bonifica, nei pressi della quale sarebbe stato ad attendere (ma lui nega) il terzo complice. A fare per primo il nome di Ahmetovic sarebbe stato il racconto di un testimone. Ad inchiodare il 22enne rom è però stato l'esame del Dna su un capello rinvenuto nel passamontagna abbandonato all'interno dell'auto usata per la fallita rapina. Tracce della presenza di Ahmetovic a Maltignano sarebbero emerse anche dall'esame dei tabulati telefonici.