Il ricorso riguardava la detenzione domiciliare per la tentata rapina a Maltignano
Il Tribunale ha contestualmente ordinato il ripristino della custodia cautelare in carcere. Il ricorso, però non riguardava la detenzione domiciliare per l'omicidio colposo - concessa dal giudice Marco Bartoli su parere favorevole del pm dopo che Ahmetovic aveva già trascorso in carcere 5 mesi - ma i domiciliari accordati dal gip Annalisa Gianfelice per una tentata rapina ai danni dell'ufficio postale di Caselle di Maltignano, risalente al 10 novembre 2006, e confessata da Ahmetovic. «L'aver confessato la rapina non può essere valutato come un segno di pentimento». Questo hanno sostenuto i giudici del Tribunale del Riesame di Ancona nel motivare la decisione presa oggi di ordinare il ripristino della misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di Marco Ahmetovic per la tentata rapina alle poste di Maltignano del 10 novembre 2006. E' sostanzialmente questo l' unico "appunto" che il
collegio di giudici composto dal presidente Mario Vincenzo D'Aprile, da Paola Moscaroli e Vinicio Cantarini, ha mosso al gip di Ascoli Piceno Annalisa Gianfelice che lo scorso 17 settembre aveva concesso al rom gli arresti domiciliari per il fallito assalto all'ufficio postale confessato da Ahmetovic,
durante l'interrogatorio di garanzia indicando i nomi dei complici. Per il resto gip e giudici del Riesame hanno concordato sugli elementi di pericolosità sociale del ventiduenne, che oltre alla fallita rapina, il 23 aprile scorso ha causato la strage di Appignano nella quale, guidando ubriaco un furgone, travolse ed uccise quattro giovani: Danilo Traini, Alex Luciani, Eleonora Allevi e Davide CorradettiGiorni fa sono stati arrestati i presunti complici, due giovani dell'ascolano. Il difensore del rom, l'avv. Felice Franchi, non ha voluto commentare la decisione del Tribunale del riesame, ma si è riservato di presentare ricorso in Cassazione una volta lette le motivazioni. Ha tempo 10 giorni, durante i quali Ahmetovic resterà, a quanto si è appreso, nel residence di Porto d'Ascoli dove è agli arresti domiciliari.