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Cercò di adescare minori in chat, chiesta libertà
Arrestato per aver offerto soldi a minorenni contattati in chat in cambio di atti sessuali
corruzione di minorenni, detenzione e cessione di materiale pedopornografico, ha chiesto la revoca degli arresti domiciliari per l'uomo. Raffaele S., era stato arrestato nell'aprile scorso per aver offerto soldi a minorenni contattati in chat-line in cambio di atti sessuali. Il quarantenne, difeso dall'avv. Ennio Tomassoni, si era difeso dicendo di non aver sfiorato mai un ragazzino in vita sua e la polizia ha accertato che quelle avances erano rimaste virtuali senza sfociare in incontri. Dopo un periodo di detenzione in carcere, il gip aveva concesso all'indagato gli arresti in una casa di campagna con il divieto di utilizzare la rete informatica. L'istanza di scarcerazione verrà invece discussa nei prossimi giorni dal tribunale del riesame. Oggi intanto davanti al gup Paola Mureddu la difesa ha chiesto il processo con rito abbreviato che il giudice ha fissato per il prossimo 9 gennaio. Il presunto pedofilo era stato arrestato dopo lunghe indagini effettuate dalla polizia postale. A far scattare i controlli aveva contribuito la madre di uno dei minorenni contattati, insospettita da alcune prolungate conversazioni via Internet del figlio. Nell'ambito dell'inchiesta gli agenti avevano sequestrato un pc e un centinaio di cd. I poliziotti erano entrati in azione intercettando le e-mail del quarantenne e scoprendo che corteggiava adolescenti tra gli 11 e i 17 anni sul Web per convincerli ad avere rapporti sessuali con lui.