Stimati intanto in 450 mila euro i danni al sistema viario provinciale
in Provincia dal Presidente Ernino D’Agostino, sono stati condivisi alcuni precisi impegni in relazione ai danni provocati dal nubifragio che ha colpito nella notte di sabato 6 ottobre la costa teramana, la Val Vibrata e, in particolare, i comuni di Tortoreto, Alba Adriatica e Martinsicuro. Gli impegni, di cui si provvederà a stilare un documento ufficiale, sono quelli di: monitorare i piani di protezione civile per migliorare la gestione degli interventi di soccorso; lavorare con maggiore determinazione sulla tutela del territorio attraverso la pianificazione territoriale, in sede di revisione del Piano territoriale provinciale, e la programmazione urbanistica, in sede di definizione dei Prg comunali; porre al centro gli interventi di manutenzione e riassetto idrogeologico, destinando a tale scopo maggiori risorse per la loro attuazione. «Sono impegni che dobbiamo perseguire – ha sottolineato il Presidente D’Agostino – con la massima concretezza possibile, dato che è ormai chiaro che il nostro territorio è fortemente esposto a rischi di questo tipo. C’è inoltre un problema di definizione puntuale delle competenze, che auspichiamo vengano precisate con un intervento legislativo della Regione Abruzzo». La necessità di prevedere maggiori vincoli idrogeologici, in sede di revisione del Piano territoriale provinciale, è stata ribadita con forza dai sindaci. «Non sono stati sufficienti – ha detto a tale proposito il sindaco di Giulianova Claudio Ruffini – i vincoli che abbiamo apposto sulle colline e sul resto del territorio. Chiediamo per questo un aiuto a Regione e Provincia». «È necessario di sicuro un maggiore controllo – è intervenuto il sindaco di Tortoreto, Domenico Di Matteo – e, adesso, bisogna fare fronte unico per gestire l’emergenza». «Diamoci delle regole comuni e condivise – ha proposto il sindaco di Ancarano e presidente dell’Unione dei Comuni della Val Vibrata, Emiliano Di Matteo – per stabilire come il territorio deve essere salvaguardato. «Invito la Provincia a fare da raccordo tra i vari enti – ha detto Abramo Di Salvatore, sindaco di Martinsicuro -, bisogna fare chiarezza sulle competenze attraverso un puntuale studio idrogeologico del territorio». Per quanto riguarda gli interventi da attuare nell’immediato a tutela delle infrastrutture e delle attività economiche colpite dal nubifragio, D’Agostino ha posto l’accento sulla necessità di una “mappatura puntuale dei danni” e di un “coordinamento degli interventi”. «Saremo in grado – ha aggiunto - di avere un’interlocuzione più efficace con la Regione se avremo, nell’arco di una settimana, un quadro dei danni complessivamente subiti dalle infrastrutture e dalle attività economiche. Sarà utile anche per individuare gli strumenti da utilizzare per i vari interventi». Questo anche in riferimento alla proposta, lanciata dalla Provincia alcuni giorni, fa di allargare l’attenzione ad un’area più vasta rispetto a quella dei Comuni direttamente colpiti dal nubifragio. Le associazioni di categoria hanno suggerito e chiesto interventi concreti per aiutare il sistema produttivo in difficoltà. Tra le varie proposte, si segnala quella del direttore della Cna Gloriano Lanciotti, che ha chiesto alla Regione di destinare parte delle risorse della legge Omnibus agli operatori economici. Serafino Pulcini, presidente dell’Ance, ha invece posto l’accento sulla necessità che il Governo nazionale non dimentichi le piccole necessità a vantaggio delle grandi opere. Sulla necessità di una migliore prevenzione si è soffermato il direttore di Confindustria Teramo, Nicola Di Giovannantonio, mentre Giuliano Marsilii (Confcommercio) e Antonio Topitti e Flaminio Lombi (Confesercenti) hanno rivolto un appello ad operare subito nell’interesse di chi è stato colpito per ripristinare condizioni di normalità. D’Agostino, raccogliendo la proposta delle associazioni di categoria di chiedere sgravi contributivi per le attività economiche, ha lanciato a tale proposito «l’idea di individuare strumenti che possano aiutare concretamente le imprese, soprattutto quelle piccole». Tutte le proposte che riguardano il sostegno alle attività economiche, in ogni caso, saranno discusse all’interno di un comitato – presieduto dall’assessore alle attività produttive Orazio Di Marcello e formato dalle associazioni di categoria dei settori colpiti – istituito ad hoc per far fronte comune contro l’emergenza. «Il comitato – ha specificato Di Marcello – avrà compiti di coordinamento degli interventi da attuare immediatamente e di progettazione di quelli da mettere in cantiere per il medio e lungo termine». Un’altra proposta è arrivata dall’assessore provinciale Pietro Pantone, secondo il quale è necessario «modificare le modalità con le quali si dà l’allarme di un evento calamitoso, dato che la tempestività con la quale giunge alle popolazioni in pericolo la notizia può essere determinante per attutire i danni». Intanto il dirigente del settore viabilità dell’ente, Agreppino Valente, ha comunicato la stima dei danni subiti dal sistema viario provinciale, che ammontano a circa 450 mila euro, e ha precisato che l’ente ha già provveduto a trasmettere le schede dettagliate alla Regione Abruzzo.