Grazie agli accertamenti tecnici del Ris sulle impronte digitali, il macedone è stato identificato
E' un clandestino macedone di 29 anni, I.I, pregiudicato. A dare una svolta alle indagini è stato l'ultimo colpo, l'1 febbraio scorso: era entrato nottetempo nel Bar Centrale di Tavullia, dove ha asportato da due slot machine e dal registratore di cassa circa 600 euro. Aveva usato lo stesso modus operandi in altri cinque locali pubblici del riminese. Ma nel bar di Tavullia, grazie agli accertamenti tecnici del Ris sulle impronte digitali, il macedone è stato identificato come l'autore del furto, permettendo ai carabinieri della cittadina marchigiana di ricondurre a lui altri colpi: un altro sempre a Tavullia, due a San Giovanni in Marignano, due a Coriano, uno a Montescudo, per un ammontare complessivo di circa 6.000 euro. Lo scorso maggio I. I. è stato espulso dal territorio nazionale dai carabinieri di Cattolica.