L'uomo era partito per il Messico alcune settimane fa. Forse uno scambio di persona
La notizia è giunta questa notte alla famiglia. Da quanto si è appreso, l'imprenditore era partito alcune settimane fa per il Messico insieme a un suo collaboratore, Germano Tiddia, 33 anni, cagliaritano e dipendente della Biv. Nella tratta di ritorno verso casa, Binci ha deciso di fare tappa a Boca Chica, a Santo Domingo, dove vive un suo parente. Sono ancora ignoti - ma non si esclude uno scambio di persona - i motivi dell'aggressione a mano armata, da parte di tre banditi, costata la vita a Maurizio Banci, 52 anni. L'assalto dei tre malviventi armati di pistola è avvenuto alle 10 di sera, con la volontà di uccidere. Il primo a essere colpito è stato un dipendente di Banci, Germano Tiddia, che aveva accompagnato il titolare della ditta nel viaggio in Sudamerica.I due erano stati in Messico per lavoro. Al ritorno, avevano deciso di fare tappa a Boca Chica. I malviventi, dopo aver 'gambizzato' Tiddia, incrociato sulla veranda della casa, sono entrati in cucina sparando a Banci, che è stato colpito al petto. Illeso il cognato, che in queste ore viene interrogato dalle autorità di polizia locali per spiegare quello che sa e cercare di offrire elementi utili per risalire agli assassini dell'imprenditore. E non si esclude, appunto, uno scambio di persona. I familiari di Banci per ora non partono. Restano in attesa di notizie da parte dell'ambasciata italiana e dell'Interpol. Banci lascia due figli di 24 e 27 anni, Thomas e Saimon, che aveva messo alla guida delle sue aziende, mentre era separato da anni dalla moglie Fiorella, che vive a Lucrezia di Cartoceto. I due ragazzi non intendono commentare l'accaduto, che ai loro occhi non trova spiegazioni. Le indagini della polizia non hanno ancora portato ancora alla cattura dei responsabili. Le autorità italiane hanno avviato contatti con l'Interpol e l'ambasciata italiana per approfondire le circostanze del drammatico fatto di sangue.