Impegni precisi sono stati assunti anche dalla Regione
per far fronte all’emergenza determinata dalla scadenza a fine dicembre dell’ordinanza regionale, non più reiterabile, che consente il conferimento fuori provincia dei rifiuti. Alla riunione, oltre al presidente Ernino D’Agostino e all’assessore all’Ambiente Antonio Assogna, hanno partecipato tra gli altri il dirigente del servizio gestione rifiuti della Regione Franco Gerardini, i rappresentanti dei 4 consorzi per i rifiuti (Mo.Te. Ambiente Spa, Cirsu Spa, Consorzio Comprensoriale Rsu - area Piomba-Fino, Unione dei Comuni-Città territorio Val Vibrata) e il sindaco di Sant’Omero Ernano Fucilitti. Due gli obiettivi che saranno subito perseguiti: 1) assicurare entro l’anno il trattamento della totalità dei rifiuti prodotti affinchè, da gennaio 2008, nel rispetto degli obblighi di legge, si sia nelle condizioni di smaltire soltanto sovvalli, cioè rifiuti secchi trattati; 2) determinare entro la fine di dicembre l’utilizzo, per le volumetrie recuperabili, di due impianti esistenti: quello di Sant’Omero e quello di Santa Lucia di Atri, che saranno a servizio dei rispettivi comprensori (Val Vibrata e area Piomba-Fino). «La Regione – ha annunciato Franco Gerardini - sta predisponendo una delibera contenente la ricognizione di impianti di smaltimento esistenti e di nuovi siti, con la quale attivare procedure d’urgenza tramite ordinanze regionali ai sensi della legge regionale 83 del 2000. E ciò al fine di garantire il conferimento dei rifiuti su tempi medio-lunghi». Questo programma, ha detto Gerardini «garantirà le soluzioni transitorie e definitive per i Comuni del Mote (ex Corsu) e per il futuro impianto di bioessiccazione». Tutti i partecipanti, in ogni caso, hanno ribadito la volontà di approvare e sottoscrivere l’accordo di programma proposto dalla Provincia per la gestione unitaria del sistema dei rifiuti. Confermata anche la volontà di realizzare, nel medio e lungo termine, gli impianti previsti nel piano provinciale dei rifiuti e nello studio dell’ente sui nuovi siti (bioessiccatore di Teramo, al quale sarà garantita una discarica di supporto; adeguamento dell’impianto di compostaggio di Grasciano di Notaresco; le nuove discariche per sovvalli, tra le quali una è già individuata dallo studio redatto dalla Provincia e ricade nel territorio del Comune di Bellante). «Con l’incontro di oggi – dichiara l’assessore provinciale all’ambiente Antonio Assogna – si sono poste le concretamente le basi per superare l’attuale fase dell’emergenza». «Esprimo il mio personale apprezzamento – è il commento del presidente Ernino D’Agostino – per l’approccio responsabile e collaborativo di tutti gli attori istituzionali chiamati a superare una fase critica per costruire un sistema efficiente e moderno di gestione dei rifiuti».