Ogni anno, con il contributo della Regione, la Provincia spende circa 150 mila euro
L'iniziativa è in collaborazione con l'Ente Nazionale dei Sordi e con l'Unione Italiana Ciechi. I servizi – l’interpretariato a scuola o all’università e il sostegno allo studio a domicilio - sono rivolti a tutti i cittadini residenti in provincia di Teramo che si trovino in situazione di cecità assoluta o residuo visivo non superiore ad un decimo in entrambi gli occhi, oppure in situazione di sordità dalla nascita o contratta prima dell'apprendimento del linguaggio. Vi si può accedere fino al conseguimento del diploma di scuola secondaria superiore e durante la frequenza di un corso universitario con il limite di un solo corso di laurea. «Si tratta di un servizio consolidato – spiega l’assessore alle Politiche sociali, Mauro Sacco -, che ormai da 7 anni la Provincia mette a disposizione di queste categorie di soggetti particolarmente svantaggiati. Quest’anno abbiamo potenziato il servizio aumentando i fondi a disposizione nel nostro bilancio, in linea con le scelte che caratterizzano le politiche sociali dell’ente». La domanda va inoltrata utilizzando i moduli scaricabili dalla home page del sito dell’ente www.provincia.teramo.it