Pagano con assegni rubati, arrestati 3 giovani

Pagano con assegni rubati, arrestati 3 giovani

I ragazzi, tra i 25 e i 27 anni, accusati di associazione a delinquere, truffa e ricettazione

Da luglio a settembre, il vasto giro, perpetrato pagando con assegni postali e bancari privi di copertura, è stato stroncato dai carabinieri di jesi, che hanno arrestato tre persone per associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata e alla ricettazione. Si tratta degli anconetani Iury Mazzoni, 27 anni, e di Daniele Zoppi, 26 anni. L'altro fermato è Ignazio Squeo, classe '82, residente a Molfetta, domiciliato nel capoluogo marchigiano ad Ancona. Ma secondo i carabinieri altre persone sarebbero coinvolte e si attendono ulteriori sviluppi dalle indagini tuttora in corso. I prodotti acquistati vanno dai salumi e formaggi, alle stufe, al materiale informatico, ai prodotti per l'agricoltura.  Alcuni degli assegni utilizzati sono di provenienza illecita: tre di questi, in particolare, fanno parte di uno stock di 37 assegni emessi da Banca Marche e risultati asportati da ignoti lo scorso mese di agosto. Proprio uno di questi assegni circolari, per un valore di 4.500 euro, ha dato il via alle indagini e ha portato al primo arresto di ieri mattina, quello di Iury Mazzoni. Il giovane aveva infatti da poco acquistato otto computer portatili presso la ditta Computer World di Jesi, e l'aveva dato in garanzia al commerciante con la promessa di comperare altri pc nei giorni successivi. I militari l'hanno fermato dopo averne notato il fare sospetto fuori il locale, a bordo dell'auto già carica di merce, una BMW nera risultata noleggiata pure con assegno scoperto. Le indagini hanno portato nella notte all'arresto di Zoppi e Squeo, individuati nel centro storico di Jesi in attesa di un passaggio per Ancona. I due erano giunti in città con Mazzoni ma erano rimasti appiedati dopo il suo arresto. Dalle perquisizioni domiciliari e dell'auto, effettuate dai carabinieri di Jesi in concorso con i colleghi di Ancona, sono emersi altri due assegni circolari di Banca Marche ricettati, numerosi documenti di apertura di conti correnti (alcuni dei quali intestati a società fantasma) e vari assegni bancari e postali. Sono in corso indagini sui proprietari dei conti correnti e anche su una finanziaria - la Prestiti Fast - intestata a Daniele Zoppi.