Circa 30 torri eoliche ciascuna di 80 metri di altezza più 40 metri di pale
che si siano mai verificati nell'Appennino umbro-marchigiano» Si tratta - spiega in una nota l'ex presidente del Parco dei Sibillini Carlo Alberto Graziani - di «due imponenti impianti eolici nell'alto maceratese e progettati l'uno da un soggetto privato e l'altro dalla Comunità Montana di Camerino. Circa 30 torri eoliche ciascuna di 80 metri di altezza più 40 metri di pale - aggiunge - per un totale di 120 metri, pari a grattacieli di 40 piani, oltre, naturalmente, alle fondazioni che dovranno essere molto solide e profonde e alle strade di accesso». Torri che «saranno ben visibili dall'intero versante occidentale della dorsale principale dei Sibillini, dagli altri rilievi della Val Nerina e dalla piana di Colfiorito. Uno dei paesaggi italiani meglio conservati verrà irrimediabilmente compromesso». Quanto alle ricadute ecologici, Graziani segnala che «a circa tre-quattrio chilometri dalle torri vi è uno dei rari nidi d'aquila presenti nell'Appennino centrale». L'ex presidente del Parco dei Sibillini lancia l'allarme: oltre ai due progetti in fase di decisione da parte della Conferenza di servizi, ce ne sono altri sette in corso di valutazione dalla Regione, cinque dei quali interessano l'alto maceratese «e incideranno in particolare sul paesaggio dei Sibillini».