/Cercò di adescare minori in chat, rinviato a giudizio
Cercò di adescare minori in chat, rinviato a giudizio
L'udienza preliminare è fissata per il prossimo 15 ottobre
Nell'udienza preliminare, fissata per il 15 ottobre prossimo, il gup Paola Mureddu vaglierà la sussistenza delle accuse, cioè il tentativo di induzione alla prostituzione e ad atti sessuali, la corruzione di minorenni e detenzione e la cessione di materiale pedopornografico. Secondo la procura, l'uomo di 40 anni avrebbe offerto denaro e regali incambio di rapporti sessuali a ragazzini tra gli 11 ai 17 anni, rapporti che però, stando alle indagini, non sarebbero mai avvenuti. Il presunto pedofilo era stato arrestato nell'aprile scorso e successivamente aveva ottenuto i domiciliari. A far scattare le indagini, la madre di uno dei minorenni contattati, insospettita dalle prolungate conversazioni via Internet del figlio. Nell'ambito dell'inchiesta sono stati sequestrati un pc e un centinaio di cd. L'indagato, difeso dall'avv. Ennio Tomassoni, si è difeso dicendo di non aver mai sfiorato un ragazzino in vita sua, sostenendo di essere uscito "distrutto" da questa vicenda.