In aumento i negozi di "abbigliamento baby"

In aumento i negozi di "abbigliamento baby"

In provincia di Ascoli il numero maggiore (46) di negozi dedicati ai neonati e bambini

Dunque un aumento quasi doppio rispetto alla media nazionale che invece è pari a 6,2%. Essere sempre alla moda diventa un vero e proprio must per i bambini, come confermano i dati. Genitori sempre più attenti alla scelta dei capi da vestire dei propri figli, non si vuole rimanere indietro rispetto alle novità modaiole dettate da spot pubblicitari e cartoni animati. In merito ai baby settori, emerge che è Ancona prima in classifica, rispetto agli altri capoluoghi marchigiani, ospitando ben 73 imprese che si occupano dei bisogni di mamme e bebè, seguita da Macerata 70, Ascoli Piceno 67 e Pesaro Urbino 57. Questo è quanto emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese al secondo trimestre 2007. Le mamme anconetane, dunque, sono le più facilitate in quanto la provincia detiene il primato per la maggiore produzione di beni e servizi legati alla prima infanzia. Disaggregando il dato risulta che gli asili nido e giardini d’infanzia, escluse le ludoteche, sono 24, le imprese dedicate al commercio al dettaglio di confezioni sono 42, mentre le attività legate all’istruzione di grado preparatorio quali scuole materne e scuole speciali collegate alle primarie sono 6. Soltanto una è l’impresa specializzata alle fabbricazioni di carrozzine e passeggini per l’infanzia, escludendo le culle. Proseguendo l’analisi risulta che si trovano in provincia di Ascoli Piceno i maggiori negozi dedicati ai neonati e bambini (46), al contempo gli asili nido sono 18, le scuole materne e speciali sono 3 e non ci sono attività rivolte alle fabbricazioni di carrozzine e passeggini per l’infanzia, escludendo le culle. Macerata, invece, è la prima provincia della regione Marche per numero di asili nido (27), mentre i negozi per neonati e bambini sono 42, e come nel capoluogo dorico c’è solo un’impresa specializzata alle fabbricazioni di carrozzine e passeggini per l’infanzia, escludendo le culle mentre non ci sono scuole materne e speciali