Contro la Bse si decise di eliminare la colonna vertebrale dai bovini di età superiore a dodici mesi
L'associazione sottolinea che il Comitato permanente per la catena alimentare ha innalzato l'età dei bovini per i quali è possibile mantenere la colonna vertebrale, ponendo di fatto fine al 'proibizionismo' alimentare scattato nel 2001, anno in cui divampò l'emergenza mucca pazza. Per fronteggiare la Bse era stata assunta la decisione di eliminare la colonna vertebrale dai bovini di età superiore a dodici mesi. Una condanna per la tradizionale bistecca con l'osso. La drastica riduzione dei casi di Bse aveva spinto lo scorso gennaio 2006 a riportare sulle tavole la fiorentina di bovini di 24 mesi. Ora la definitiva "riabilitazione" anche della fiorentina di 30 mesi. «Un ritorno che è il riconoscimento per i nostri allevatori, i quali - afferma il direttore di Coldiretti Marche, Alberto Bertinelli - hanno investito sul fronte della qualità, della tracciabilità e della genuinità e della sicurezza dei prodotti». «Un lavoro che, nei tempi bui della Bse, ha contribuito al rilancio della Marchigiana - sottolinea il presidente Giannalberto Luzi - dando la possibilità ai consumatori di questa regione di poter continuare tranquillamente a mangiare la fettina». Dal 2000 ad oggi, tra l'altro, questa razza bovina tipica ha avuto un incremento del 16%, e conta oggi, nella regione, circa 24mila capi (la metà della produzione nazionale).