Un quarto degli abitanti ultrasessantenne. Sono mille i novantenni
crescono costantemente e tendono a radicarsi più che in altri contesti d'Italia. E' quanto emerge dal Rapporto sociale 2007 del Comune di Ancona, il terzo in ordine di tempo, illustrato oggi e riferito a dati aggiornati al 2005. Aumenta il numero delle famiglie, che passano dalle 39.923 del 2000 alle 44.636 del 2005, ma diminuisce il numero medio dei componenti, sceso da 2,50 a 2,28. Solo una famiglia su quattro (9.948) infatti ha figli minori in casa, un dato su cui pesa l'alto numero di vedovi e vedove (9.105) e divorziati (1.801), che porta all'11% i nuclei familiari costituiti da un solo membro. In calo anche i matrimoni, da 463 a 342, di cui più di un terzo celebrati con rito civile. Fotografia della città e strumento indispensabile per impostare un'adeguata programmazione dei servizi, hanno ricordato il sindaco Fabio Sturani e l'assessore ai servizi sociali Marida Burattini, il rapporto è dedicato quest'anno al fenomeno dell'immigrazione, che registra, come nel resto dell'Italia, una forte espansione, concentrata negli ultimi anni. Iniziato circa 25 anni fa, il flusso migratorio sale dal 19,7% di oltre dieci anni fa al 32,2% della seconda metà degli anni '90, per attestarsi al 31,3% degli ultimi cinque anni. A fronte di un buon rapporto tra la popolazione residente e quella straniera, confermato anche dai risultati di un'intervista campione agli immigrati, che si estende anche ai servizi pubblici di base, sia assistenziali che scolastici, gli immigrati sono beneficiari di servizi assistenziali in misura superiore alla quota proporzionale di residenti, per quanto riguarda in particolare le azioni di contrasto alla povertà. La presenza di immigrati supera quella degli italiani nei servizi di ospitalità temporanea. Sono il 35% del totale gli immigrati che ricevono contributi economici per indigenza da parte del Comune, il 29% quelli che usufruiscono di alloggi di emergenza sociale e il 41% quelli esentati, per povertà, dal pagamento delle rette per la mensa, il trasporto, l'asilo nido e i centri estivi. Agli immigrati vanno anche il 29% degli assegni di maternità e il 16% dei contributi per le famiglie con un solo genitore. Sono, infine, il 26% i minori stranieri seguiti dal servizio educativo e dei 203 minori non accompagnati, assistiti dal Comune, circa tre quarti sono stranieri. Un impegno costato alla municipalità dorica (89 i minori ospitati in comunità, di cui ben 60 stranieri) circa un milione di euro solo nel 2005. «Nel complesso - hanno sottolineato Sturani e Burattini - la città appare viva e dinamica, con una popolazione in leggera crescita, anche per quanto riguarda i minori fino a 14 anni. Nel futuro, l'amministrazione comunale è intenzionata ad affrontare meglio, anche con maggiori risorse, i problemi del crescente numero degli anziani non autosufficienti, delle famiglie più povere, e dei minori italiani e stranieri che non possono contare sui genitori».