Truffa alla Siae, stroncato traffico dvd illegali

Truffa alla Siae, stroncato traffico dvd illegali

I contratti falsificati relativi ai cartoni animati intestati a società fantasma in Francia e Liechtenstein

E' il sofisticato meccanismo scoperto dalla Guardia di finanza di Ancona la quale, in collaborazione con la Siae, ha stroncato un traffico che a partire dal 2005 ha immesso sul mercato italiano 300 mila prodotti abusivi, per un valore di tre milioni di euro. Nel corso dell'indagine, coordinata dalla procura di Ancona, i finanzieri hanno denunciato sei persone - tra cui i produttori del materiale a Bologna, Lecco e Milano - per accuse che vanno dalla violazione del diritto d'autore al falso in scrittura privata, contraffazione e uso di segni distintivi di opere dell'ingegno e di prodotti industriali. I contratti falsificati relativi ai cartoni animati - l'autore è il maestro giapponese Go Nagai - sulla base dei quali la Siae è stata tratta in inganno, erano intestati a due società fantasma con sede in Francia e Liechtenstein. Cinque le aziende - tra società produttrici, distributrici e duplicatrici - coinvolte nell'indagine in Lombardia, Emilia Romagna, Sardegna, Marche e Calabria. Le varie responsabilità sono in fase di accertamento, visto che chi distribuiva, duplicava o commercializzava i prodotti in questione si trovava di fronte a materiale apparentemente perfetto, munito di un regolare bollino Siae. Tra giugno e luglio scorso la Gdf ha sequestrato 80 mila prodotti, per un valore commerciale di un milione di euro. Tra questi circa 74 mila dvd, 2.043 cd, 1.408 vhs, 33 matrici per riprodurre le opere e oltre 15 mila bollini Siae. I sei indagati sono un marchigiano, un emiliano, due milanesi e due lecchesi. Mentre i tre produttori del materiale fonovideografico - di Bologna, Lecco e Milano - devono rispondere anche di falso in scrittura privata, gli altri soggetti sono indagati per violazione delle norme che disciplinano la protezione del diritto d'autore. Tra le aziende coinvolte c'è una ditta marchigiana di distribuzione che aveva messo in circolazione in Italia dvd contenenti opere in linqua italiana di proprietà di una società giapponese, mai concesse in licenza. In seguito ai sequestri operati dai finanzieri, i rivenditori, probabilmente spesso ignari degli illeciti commessi a monte della filiera, hanno iniziato progressivamente a ritirare i prodotti. Le indagini proseguiranno per accertare le responsabilità e il ruolo effettivo di società coinvolte, indagati ed eventuali altri soggetti.